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Nicola Zingaretti: nel Lazio l’imprenditorialità arriva a scuola

Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, racconta la sua visione del mondo della scuola e l’impegno della Regione per attuare, da un lato, azioni di miglioramento delle infrastrutture e, dall’altro, per avviare percorsi fortemente innovativi del rapporto tra scuola e società.

La scuola è la culla del futuro non solo di una nazione ma anche dei singoli territori. Secondo lei qual è il modello di scuola da perseguire?

Sappiamo che spesso negli istituti scolastici italiani ci sono insegnanti straordinari, tanta passione, studenti capaci di partecipare con entusiasmo a iniziative e progetti. Ma spesso mancano le risorse. Noi abbiamo dato una mano concreta alle scuole. Grazie al nostro impegno costante sono stati realizzati 75 interventi di efficientamento energetico nelle scuole e gli asilinicola zingaretti scuola del Lazio permettendo un risparmio alle amministrazioni comunali  e una riduzione di CO2 emessa nell’ambiente. Grazie al programma straordinario per l’edilizia scolastica, con un investimento di circa 90 milioni di euro per il periodo 2015-2017, garantiamo la messa in sicurezza degli istituti del nostro territorio.  Abbiamo investito sul progetto Abc per portare anche quest’anno il grande cinema negli istituti del Lazio; progetti per l’inclusione sociale e a marzo abbiamo avviato il bando “Scuola di Squadra”. Lo scorso anno, visitando una scuola di Roma gli insegnanti mi chiesero un aiuto per risolvere un problema. C’era una bella palestra, ma non c’erano soldi per acquistare una rete da pallavolo. Presi l’impegno di aiutarli e riuscimmo, poche mattine dopo, a portare in quell’istituto 2 reti e alcuni palloni che appartenevano al progetto legato ai mondiali femminili di volley. Abbiamo investito un milione di euro per 271 scuole di secondo grado. Per la prima volta con il progetto “scuola di squadra” finanzieremo l’acquisto di attrezzature sportive per le scuole di tutto il territorio.

Il Volontariato a Roma e in Italia rappresenta una forza inestimabile. Nelle scuole il personale, i genitori e gli studenti sempre più spesso scendono in campo per migliorare le strutture, sostituendosi in un certo senso al ruolo del Comune e delle Istituzioni. Ad esempio, nel Liceo Righi di Roma abbiamo portato avanti una campagna di crowdfunding, a cui lei ha partecipato, per creare un centro culturale all’interno della nostra sede storica. Qual è il limite da non superare?

nicola zingaretti scuolaGli anni della scuola sono quelli in cui si costruisce la coscienza civica degli individui e rappresentano, insieme, il momento decisivo per sviluppare un’identità collettiva. Sono anni fondamentali. La scuola è il posto in cui formiamo amicizie, sentimenti, dove impariamo ad avere uno sguardo sul mondo. Le istituzioni hanno un ruolo fondamentale nella formazione degli studenti, sul loro arricchimento sia culturale che sociale. Far germogliare la nostra cultura deve essere considerato come un servizio essenziale che le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di garantire, specie ai giovani. E’ il migliore investimento che possiamo fare sul loro futuro e sul valore stesso della comunità di cui facciamo parte.

Proprio per questo non penso esista un vero e proprio limite, mi spiego: chi amministra la cosa pubblica deve dare il proprio supporto, ma l’iniziativa studentesca, allo stesso tempo, è preziosa e dev’essere incentivata per dare forza alle idee delle nuove generazioni. Le due cose sono complementari, una non vive senza l’altra. Abbiamo reso gli istituti scolastici dei veri e propri luoghi di aggregazione giovanile dove gli studenti hanno la possibilità di concretizzare le proprie idee. Per questo a ottobre riapriremo i termini per il bando “Fuori Classe”, un’opportunità per le scuole di ricevere dei finanziamenti per progetti extra non inclusi nell’offerta formativa regionale.

Dal laboratorio di start-up della Cogestione 2016 del Liceo Righi è nata un’idea di impresa vincente che è stata da lei premiata durante lo Start-up School Jam. In che modo la regione Lazio si sta impegnando nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro?

Sinceramente ho sempre pensato alla Regione come un vero  e proprio acceleratore per le buone idee. Per svilupparle al meglio ci siamo impegnati con numerose iniziative. Startupper School Jam per esempio è una delle azioni previste dal Programma Startupper School Academy per la promozione dell’imprenditorialità nelle scuole, è promosso dalla Regione Lazio ed è finalizzato a stimolare la propensione al fare impresa e accrescere la conoscenza in tema di imprenditorialità da parte degli studenti delle scuole secondarie. Abbiamo creato 5 “Spazio Attivo” dove sono state sviluppate le startup finaliste del progetto; crediamo profondamente in uno stato che favorisca l’innovazione. Con la stessa finalità con cui abbiamo creato Spazio Attivo, abbiamo pensato al premio “Lazio innovatore”, una competizione dedicata alle startup e alle imprese del nostro territorio, per sostenere le realtà innovative che presentano un alto potenziale di crescita per qualità e competenza.

Tutto questo fa parte di una strategia più grande, un piano di sviluppo che fino a oggi ha permesso di sostenere la progettualitànicola zingaretti scuola di oltre 300 startup: 18,5 milioni di euro per 183 startup innovative, 6,5 milioni di euro per 141 idee innovative presentate da imprese femminili e giovani under 35. Inoltre si sono appena chiusi altri due bandi: 3 milioni di euro per l’avvio di nuove imprese e startup, all’interno del programma garanzia giovani e 1,2 milioni di euro per lo sviluppo di imprese nel settore delle attività culturali e creative. La nuova programmazione 2014-2020 per le startup prevede 100 milioni di euro. Concludo ricordandovi che è stata presentata a maggio la terza edizione di “Torno Subito” il programma della Regione Lazio che finanzia progetti presentati da studenti universitari o laureati, articolati in percorsi integrati di alta formazione ed esperienze in ambito lavorativo, in contesti internazionali e nazionali. Ciascun progetto deve essere realizzato in due fasi, la prima fuori dal territorio della regione Lazio, la seconda dentro il territorio regionale e deve prevedere il coinvolgimento diretto di strutture formative e realtà produttive, pubbliche o private, profit o no profit in qualità di “partner” di progetto. Oggi possiamo dirlo: la nostra Regione è diventata una terra fertile per far nascere nuove opportunità e talenti.

 

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Lorenzo Sciarretta

Parto dai difetti. Non riesco a star seduto e fermo, devo muovermi sempre per imparare facendo. Non mi piace star ad ascoltare, devo sempre dire la mia. Ma fortunatamente sono sopravvissuto per 18 anni. Da tre anni sono Rappresentante d’Istituto del Liceo A. Righi di Roma, dove porto avanti progetti per innovare e far vivere attivamente agli studenti la loro scuola. Da poco sono Consigliere del Consiglio dei Giovani della Città Metropolitana di Roma, e così, tra una cosa e l’altra, finisco sempre per discutere di scuola. Un signore un giorno mi disse “Quando arriverai alla mia età, capirai”. Mi dovrei preparare al peggio? Non ce la faccio, voglio intraprendere al meglio.

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