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Bambini in vacanza: il vademecum

Terminate le scuole, almeno per i più piccoli è arrivata la stagione delle vacanze. Vediamo insieme una selezione dei “consigli degli esperti” su come organizzare al meglio le vacanze dei bambini.

Bambini in vacanza: evitare la ripetitività

“Innanzitutto – spiega il Dott. Piercarlo Salari, pediatra e responsabile del Gruppo di lavoro per il sostegno alla genitorialità SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale)è bene evitare la ripetitività: alcuni centri estivi offrono di base programmi articolati, ma bisognerebbe non delegare totalmente ad essi la gestione del tempo del bambino, al quale sarebbe utile proporre attività alternative, come una gita, la visita a un parco naturale o qualcosa da organizzare in base ai suoi desideri. Allo stesso tempo i genitori dovrebbero evitare di incorrere in sensi di colpa (non devono pensare di “abbandonarli” se li iscrivono a centri o college estivi) e mantenere la stessa rigidità di orari del periodo scolastico: premesso che dopo la fine degli impegni scolastici occorre una settimana per recuperare le energie psicofisiche, per il bambino è utile poter contare su una maggiore elasticità, che tra l’altro gli può servire anche come opportunità per imparare a gestire i propri tempi”.

E che fare dei compiti ?

In questo caso, vi consigliamo la lettura di un articolo già dedicato da SalutePiù a questo tema: “Compiti per le vacanze: abbasso lo stress !”

Vita all’aria aperta e sport

“La vita all’aria aperta è fondamentale – aggiunge il Dott. Leo Venturelli, pediatra e referente per l’Educazione sanitaria e la comunicazione della SIPPS – complici le lunghe giornate estive, naturalmente con l’accortezza della necessaria protezione dal sole. È però ottimale stimolare il bambino a svolgere ciclicamente più attività, alternando tra quelle dinamiche e quelle sedentarie, in cui è giusto dare spazio alla fantasia: dal disegno alla pittura, dalla creazione di oggetti fino all’ideazione di nuove ricette o elaborazione di piatti. Per evitare che i piccoli vengano travolti dalle troppe attività, consiglio di lasciare loro spazio per un riposino pomeridiano. Una tranquilla vita in pineta, ad esempio, può essere una valida alternativa al mare. L’estate deve infatti essere caratterizzata da momenti di relax”.

Attilio Turchetta, responsabile di Medicina dello Sport dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, pone l’attenzione sull’idratazione dei bambini fanno sport: “E’ un consiglio che vale tutto l’anno, ma ancor di più in estate quando il dispendio di liquido da parte del corpo attraverso il sudore è molto elevato. I bambini – aggiunge – ci comunicano molto più facilmente il senso di fame che non quello della sete. Quindi bisogna essere preparati ad offrirgli da bere durante l’allenamento, tenendo presente che un bambino di 10-12 anni dovrebbe bere un bicchiere d’acqua ogni mezz’ora». «Nessun timore del sudore – conclude Turchetta – perché è di estrema importanza per una termoregolazione corretta. Quanto più un bambino è allenato tanto più suda prima e in maggiore quantità. Dopo lo sport basta una maglietta asciutta per far passare tutte le paure delle mamme».

Telefonini e simili

Spazio, ovviamente, alla cultura. Un buon libro da leggere non dovrebbe mai mancare, ma come fare con smartphone, computer e televisione? “In primo luogo – consiglia il Dott. Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS – i genitori dovrebbero cercare di regolamentare la durata del loro utilizzo, concordando semplici regole, come spegnere cellulare e tv a tavola, assegnare uno spazio giornaliero, promuovere le relazioni personali piuttosto che le chat. In secondo luogo, questi strumenti potrebbero essere utilizzati in maniera intelligente: ad esempio per scattare fotografie o registrare filmati per catturare angoli e dettagli della natura, oppure immortalare sensazioni, paesaggi o scenari suggestivi”.

Protezione solare e punture d’insetto

Secndo May El Hachem, dermatologa del Bambino Gesù è opportuno utilizzare filtri ad alta protezione e non esporre i bambini ai raggi solari nelle ore più calde (dalle 11.30 alle 16:30). Riguardo alle punture di insetto: «In generale è consigliabile evitare i repellenti: il loro uso combinato all’esposizione al sole può infatti provocare irritazioni foto-indotte, dovute alla luce solare. Evitare anche gli antistaminici locali (pomate a base di antistaminico) perché sono fotosensibilizzanti. Non avere paura, invece, della pomata cortisonica da applicare sulle punture per qualche giorno la sera, a casa. Tenere le unghie dei bambini ben corte evita infine che si infettino grattandosi».

Le Allergie

“Il bambino allergico non può dimenticarsi essere allergico”, sottolinea Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù, che ricorda ai genitori di tenere sempre a portata di mano le medicine specifiche e di non abbassare la guardia nei confronti della dieta e delle terapie. Tra le mete estive ideali per gli allergici, l’alta montagna, zona dove non circolano pollini; il mare vicino alla riva e in generale i luoghi dove l’aria è secca. Ai bambini con allergie alimentari il Prof. Fiocchi raccomanda di «fare molta attenzione ai buffet dei villaggi vacanza: possono nascondere allergeni che rischiano di innescare reazioni anche problematiche».

Proteggere gli occhi

Come www.salutepiu.info vi ha già raccontato nell’articolo “Occhi e sole: come proteggersi”, l’uso degli occhiali da soli è particolarmente indicato anche nel caso dei bambini. Infatti, i soggetti maggiormente a rischio sono in questo caso proprio i bambini e gli anziani. Paradossalmente sono proprio però queste le categorie che meno indossano gli occhiali da sole: solo l’11% dei giovanissimi e il 10% degli over 55 li utilizza con regolarità. Infine, potete anche leggere “In estate proteggete gli occhi dai raggi UV”

Alimentazione

L’articolo di SalutePiù che fa al caso vostro “Bambini e alimentazione in estate”

Gelato: può essere un pasto ?

Anche per trovare una risposta a questa domanda potete ricorrere ad uno dei nostri articoli e precisamente “Gelato che bontà!”

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