Macchie nere sui denti: le Black Stain
Molto spesso negli studi giungono pazienti affetti da queste spiacevoli macchie sui denti: ovvero black stain, macchie nere, appunto. Solitamente caratteristiche dell’età pre-puberale, le macchie non disdegnano anche quella adulta, per un discorso di familiarità rispetto alle cause. I genitori dei bambini, allarmati e spesso confondendole per carie, giungono all’osservazione del proprio igienista dentale, esponendo le proprie preoccupazioni in merito all’antiestetico fenomeno. Ma vediamo di capire, cosa sono e come si formano le macchie dentali; ma soprattutto come contrastarle.
Black stain: le cause
Molte sono le leggende, che nel tempo si sono succedute, intorno a questo innocuo fenomeno: funghetti, saliva acida ed altri fantasiosi racconti. In breve sono il formarsi di un composto chimico insolubile, che una volta prodotto, precipita sui denti pigmentandoli in modo indelebile e non asportabile con le normali procedure di igiene domiciliare del cavo orale.
In pratica determinati batteri, detti batteri cromogeni presenti nel nostro cavo orale, durante la loro vita, producono sostanze a base di zolfo come il Solfuro di idrogeno. Questo tende al legare in particolare con il Ferro, normalmente libero all’interno del cavo orale, formando il composto e gli effetti spiegati prima. Il composto scuro una volta formatosi, precipita come neve nera sui denti e qui si lega, con predilezione, per le zone più ruvide e nascoste. Tenderà a formare un orletto che seguirà solitamente, il disegno della gengiva intorno al dente, con una intensità cromatica variabile e sempre molto antiestetica: ovvero quelle che prendono il nome di macchie dentali o black stain.
Occorre ricordare che statisticamente, i soggetti affetti da macchie sui denti, sono meno soggetti a carie. Questo probabilmente perché le specie batteriche responsabili di questo fenomeno, svolgono un ruolo di supremazia, rispetto a quelle responsabili della carie. Offrendo quindi in cambio di inestetismi diffusi, un ritorno di salute dei denti, rispetto alla carie. Giova ricordare che nei soggetti giovani, queste forme, tendono a regredire con lo sviluppo puberale ed il passaggio alla vita adulta.
Macchie nere sui denti: quando si verificano ?
Molto spesso c’è familiarità rispetto al fenomeno; questo avviene mediante scambio diretto dei batteri (effusioni) o indiretto, tramite utensili (spazzolini, posate). Una raccomandazione può essere quella di non lasciare gli spazzolini da denti a contatto e bagnati nello stesso contenitore. Il bagno infatti, essendo un ambiente caldo-umido, costituisce habitat ottimale per la proliferazione batterica e fungina.
Macchie dentali: che fare ?
Sicuramente rivolgersi subito e con fiducia, al proprio Igienista Dentale, che provvederà a rimuovere i fastidiosi inestetismi, ripristinando le normali condizioni dei nostri denti.
Attraverso le comuni procedure di igiene professionale, è possibile infatti rimuovere sia i depositi di placca e tartaro, sia le black stain. Quindi con ultrasuoni, paste per lucidare e polveri veicolate attraverso getti di aria ed acqua, le superfici dei denti verranno ricondizionate al loro naturale stato di salute.
La lattoferrina e i denti
Il tuo Igienista Dentale saprà consigliarti su come mantenere il più a lungo possibile il colore naturale dei denti e la salute dei tessuti gengivali e parodontali.
Con le tecniche di igiene domiciliare ed i principi attivi più idonei alle tue problematiche ed a quelle dei tuoi bambini. Interessanti le nuove frontiere dei probiotici e dei prebiotici, sotto forma di integratori. Tra di essi spicca la Lattoferrina: si tratta di una proteina che svolge una duplice funzione. Di controllo sulla flora batterica e quindi anche su quelli responsabili di questa patologia e sul Ferro libero nel cavo orale in quanto riesce a legarlo a se, ridistribuendolo successivamente all’organismo.<
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