Cefalea e Mal di Testa: cosa sono?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ben il 50% degli adulti soffra di cefalea, comunemente detto mal di testa, con un episodio verificatosi almeno una volta nell’ultimo anno. Tra i 18 e i 65 anni di età la percentuale cresce fino al 75% e, tra questi, più del 30% ha sofferto di emicrania, una delle tre forme principali di cefalee primarie.
Il mal di testa, però, non risparmia neanche i più giovani: si stima che oltre il 40% dei ragazzi sia colpito da cefalea e che 10 bambini su 100 soffrano di emicrania.
Non solo il mal di testa è doloroso, ma è anche disabilitante. In particolare, l’emicrania è stata identificata dall’OMS come la malattia che causa maggiore disabilità nella fascia di età tra 20 e 50 anni, ossia nel momento più produttivo della nostra vita.
Cefalee Primarie e Secondarie
Le cefalee vengono suddivise in due grandi categorie: le cefalee primarie sono disturbi a se stanti non legati ad altre patologie e sono le più frequenti, mentre le cefalee secondarie dipendono da altre patologie in atto nel nostro organismo, come, ad esempio, cefalea da trauma cranico e/o cervicale, da disturbi vascolari cerebrali (come l’ictus), da patologie del cranio non vascolari (come tumori cerebrali, ipertensione o ipotensione liquorale).
A loro volta, le cefalee primarie comprendono l’emicrania, la cefalea di tipo tensivo, la cefalea a grappolo e si distinguono per la tipologia del dolore, l’intensità, la collocazione nella testa, la durata, la frequenza e gli altri sintomi concomitanti.
“In Italia l’emicrania colpisce circa 6 milioni di persone, ossia il 12% della popolazione – afferma il Prof. Elio Clemente Agostoni, Presidente ANIRCEF, Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee – L’opinione pubblica e, in parte anche i medici non hanno mai pienamente acquisito il concetto di malattia emicranica, mentre lo scenario scientifico attuale dimostra che l’emicrania è una malattia neurologica in cui confluiscono aspetti genetici, biologici e ambientali caratterizzata da giorni di dolore cefalico alternati a giorni con sintomi residui che non possono essere modificati positivamente dalla terapia. Di recente, infatti, sono state messe a punto terapie specifiche e selettive per la prevenzione a dimostrazione ancora una volta che l’emicrania è una vera malattia.”
Emicrania: i sintomi
L’emicrania si caratterizza per un dolore e moderato-severo pulsante che, spesso, si localizza nella metà della testa e del volto. Il paziente non riesce a svolgere nessuna delle attività quotidiane perché ogni azione aggrava il dolore e, a volte (emicrania con aura), gli attacchi vengono preceduti da disturbi neurologici come, ad esempio, sintomi visivi. La crisi si manifesta solitamente insieme ad altri disturbi come vomito e intolleranza alla luce e ai rumori e può durare da alcune ore a 2-3 giorni. Due terzi dei pazienti emicranici sono donne.
Cefalea di tipo tensivo
La cefalea di tipo tensivo, invece, presenta una intensità lieve-moderata, di tipo gravativo o costrittivo (classico cerchio alla testa) della durata di alcuni minuti o ore o anche alcuni giorni, non aggravata dalle attività fisiche usuali e non associata, in genere, a nausea o vomito.
È la forma più frequente di cefalea con una prevalenza di circa l’80%. Fattori di predisposizione genetica possono avere una certa influenza nello sviluppo della cefalea tensiva così come fattori ambientali tra cui lo stress, l’affaticamento, cattive posture o riduzione delle ore di sonno.
Cefalea a grappolo
Infine, la cefalea a grappolo provoca attacchi dolorosi più brevi (1-3 ore) molto intensi e lancinanti che si susseguono 1 o più volte al giorno per un periodo di tempo di circa 2 mesi (grappolo), alternati a periodi senza dolore. L’area interessata è quella oculare e, al contrario delle altre due forme, la cefalea a grappolo colpisce prevalentemente gli uomini. In genere gli episodi si ripetono ciclicamente con una cadenza stagionale o di 1/2 periodi all’anno.
“Poiché le possibili cause della cefalea sono numerose e diverse – commenta il Prof. Gianluigi Mancardi, Presidente della Società Italiana di Neurologia – diverse saranno anche le strategie terapeutiche da attuare in ogni singolo caso. Una diagnosi corretta a cura di uno specialista assume, quindi, una rilevanza cruciale poiché risulta di fondamentale importanza curare la patologia tempestivamente e in maniera personalizzata, anche per evitare la cronicizzazione del disturbo e l’abuso di farmaci”.
Emicrania – Approfondimenti
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Mal di Testa, Emicrania, Cefalea: una sintesi
EMICRANIA | CEFALEA DI TIPO TENSIVO | CEFALEA A GRAPPOLO | |
Tipo di dolore | Pulsante | Costrittivo | Lancinante |
Dove si colloca | Di solito, solo in metà del capo o del volto | Cerchio alla testa | Area dell’occhio e dello zigomo |
Intensità | Moderato-severo | Lieve-moderato | Molto intenso |
Durata | Da 3-4 ore a 2-3 giorni | Da diversi minuti a 7 giorni | Da 10-15 minuti a 3 ore,con attacchi ripetuti nella giornata |
Frequenza | Da pochi episodi / annoa più episodi/settimana | Da pochi episodi/annoa più episodi/settimana | Periodicamente |
Altri sintomi presenti | Nausea, vomito, fotofobia, fonofobia, osmofobia.Aura (prevalentemente sintomi visivi) | Contrattura muscolare, episodi di ansia o depressione | Lacrimazione, rinorrea, sudorazione. |
Prevalenza | Donne | Donne | Uomini |
Fattori scatenanti | Eventi stressanti, alimenti, bevande, farmaci, variazioni ambientali, alterazioni del sonno, fattori ormonali | Stress, postura, disturbi mandibolari, abuso di farmaci, ansia, depressione | Alcool, stress, farmaci vasodilatatori, alterazione del ritmo sonno-veglia, cambiamenti ambientali |