Ossa e Articolazioni

Acido Ialuronico: pronti rimedi per articolazioni in difficoltà

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Di acido ialuronico si sente parlare sempre più spesso ed in tutti i luoghi sui giornali, in televisione o nei salotti in rapporto al suo uso in medicina estetica quale trattamento “filler” perché è uno dei componenti fondamentali del tessuto connettivo e pertanto idrata e protegge i tessuti molli. Le sue applicazioni più sicure, studiate e dimostrate sono, però, in ambito ortopedico.

Acido Ialuronico e Articolazioni

Infatti, l’iniezione in articolazione, da noi chiamata infiltrazione, di acido ialuronico costituisce sicuramente una valida alternativa ai farmaci antiinfiammtori e agli antiartrosici. Perché? Perché l’acido ialuronico e’ normalmente presente nel liquido sinoviale che riveste le superfici articolari ed e’ anche uno dei costituenti essenziali della quota non cellulare della cartilagine, nota come matrice cartilaginea. Esso serve da “impalcatura” e stabilizza la rete delle fibrille collagene e, vista la sua viscosità, agisce anche come lubrificante della cartilagine stessa, consentendo nel contempo di minimizzare gli effetti dei traumi e delle contusioni che possono interessare le articolazioni agendo da “shock absorber“.

L’acido ialuronico viene usato per ridare sollievo ed alleviare il dolore in quei casi in cui si cominciano a vederei primi segni dell’artrosi, cioè quando la cartilagine articolare inizialmente liscia, smussa ed omogenea inizia a divenire rugosa e rammollita causando dolori, versamenti articolari, difficoltà di movimento. Ciò vale soprattutto per le articolazioni sottoposte al carico come il ginocchio, l’anca o la caviglia, ma è altresì vero anche per altre articolazioni importanti, soprattutto per gli sportivi, quali le spalle.

L’efficacia dell’acido ialuronico e’ ormai stata dimostrata da numerose ricerche e studi clinici, in cui e’ stato rilevato un miglioramento soggettivo in circa il 70% dei pazienti trattati, il che ha ovviamente avuto ripercussioni positive sulla riduzione del ricorso ai farmaci antiinfiammatori ed analgesici di uso comune nel trattamento di tutti i tipi di artrosi dolorose.

Infiltrazioni con acido ialuronico

Nello specifico, l’acido ialuronico presenta diverse indicazioni cliniche. E’ indicato nei pazienti che lamentano dolori dopo l’esercizio fisico o l’attività sportiva oppure negli ex sportivi con una precedente storia di traumi articolari o lesioni infiltrazioni acido ialuronicolegamentose o precedenti interventi chirurgici quali le artroscopie. In quest’ultimo caso, dopo aver effettuato la regolarizzazione, per esempio di lesioni meniscali, oppure una pulizia della cartilagine, trova indicazione l’esecuzione di un ciclo di infiltrazioni articolari con l’acido ialuronico al fine di sfruttare le sue doti di lubrificante articolare ed ammortizzatore.

Il trattamento infiltrativo consiste in un ciclo minimo di tre fino a cinque infiltrazioni, sulla base del peso molecolare specifico dell’acido ialuronico scelto, una alla settimana, eseguite da specialisti ortopedici o reumatologi. I vantaggi divengono frequentemente evidenti già dopo pochi giorni e si possono prolungare per diversi mesi, meglio se associati a cicli di fisioterapia, esercizi di ginnastica per il rinforzo dei muscoli ed una diminuzione dei carichi.

Al di là di rarissimi casi di allergia sempre possibili, il prodotto non presenta controindicazioni d’uso e può venir impiegato anche nei diabetici, dove, invece, le infiltrazioni con cortosonici vanno evitate o quantomeno limitate.

Nella mia esperienza clinica non ho mai riscontrato casi di allergie, il risultato e’ sempre stato buono e l’unico fastidio può essere un modesto dolore post-infiltrazione, soprattutto nel caso di utilizzo degli acidi ialuronici di ultima generazione ad elevato peso molecolare, che scompare dopo qualche ora dopo l’iniezione.

Le infiltrazioni dell’anca

Come dicevo in precedenza, il ginocchio rimane l’articolazione principe ove effettuare le infiltrazioni, ma l’acido ialuronico viene sempre più spesso utilizzato in tutte le articolazioni dolenti ed infiammate, ad esempio anche nell’anca dove le infiltrazioni vengono effettuate sotto guida ecografica e, quindi in stretta collaborazione con lo specialista radiologo, che ci consente di seguire l’ago fino al raggiungimento dello spazio articolare e di verificare la distribuzione del farmaco proprio e solamente all’interno della rima articolare.

In conclusione, l’acido ialuronico, seppur oggigiorno affiancato da nuove possibilità infiltrative quali i concentrati piastrinici o le cellule staminali, rappresenta sicuramente una possibile prima scelta di trattamento condroprotettore. Ciò in primis per la sua disponibilità, facilità d’uso e documentata efficacia ed il costo relativamente contenuto. Ciò consente anche di ripetere il trattamento due volte l’anno per prevenire o scongiurare una evoluzione progressiva della sofferenza articolare verso un’artrosi conclamata.

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Fabio Sciarretta

Il Dott. Fabio Sciarretta è specializzato in Ortopedia e Traumatologia presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Chirurgo ortopedico, ha prestato servizio in qualità di dirigente sanitario presso l’Ospedale San Giovanni Battista di Roma, presso il Reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Civile di Velletri e presso l’Ospedale Israelitico di Roma. Svolge attualmente la sua attività professionale presso diverse case di cura romane. E’ stato relatore in oltre 40 congressi nazionali ed internazionali ed ha al suo attivo 38 pubblicazioni.

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