Glaucoma: quando la prevenzione è possibile
Il glaucoma è una malattia cronica degenerativa (cioè peggiora con il passare del tempo), asintomatica negli stadi iniziali e quindi tanto più pericolosa in quanto diventa evidente a coloro che ne sono affetti solo negli stadi finali quando è ormai troppo tardi per praticare una terapia efficace.
Le conseguenza del glaucoma sono una drammatica riduzione del campo visivo (l’insieme dei punti che l’occhio umano percepisce nello spazio in tutte le direzioni) fino alla sua quasi totale perdita. In pratica, si ha un restringimento “tubolare” del campo visivo fino ad arrivare al fenomeno dell’ ”isola centrale” per il quale il paziente è in grado di vedere solo nella porzione centrale del campo visivo. La gravità di questa patologia fa sì che oggi il glaucoma sia una delle principali cause di cecità dell’adulto.
Glaucoma: le cause
La causa primaria del glaucoma è costituita da livelli eccessivi di pressione oculare protratti nel tempo. La pressione dell’occhio dipende a sua volta dalla quantità e dalla modalità di circolazione dell’umore acqueo all’interno dell’occhio.
L’eccessiva pressione comprime il nervo ottico causando un’ischemia (mancanza di sangue) locale della papilla ottica (cioè la “testa” del nervo ottico) con una perdita progressiva della funzione dei neuroni del nervo ottico stesso. Tale processo genera la riduzione delle fibre nervose del nervo e la progressiva perdita di settori del campo visivo.
Come si diagnostica il glaucoma ?
Per curare il glaucoma è necessario individuarlo quanto prima possibile attraverso una diagnosi precoce della malattia. A tal fine, è sufficiente effettuare una visita oculistica di controllo periodica. Gli elementi per fare diagnosi sono infatti tre: il tono (o pressione) oculare, l’esame del fondo dell’occhio con lo studio dettagliato della papilla ottica e la valutazione del campo visivo. Qualora tutti e tre questi fattori risultino contemporaneamente alterati si è in presenza del glaucoma.
Negli ultimi anni, anche la metodica dell’OCT (Tomografia Retinica) si è resa molto utile nella diagnosi precoce del glaucoma in quanto consente lo studio del nervo ottico evidenziando l’eventuale perdita delle fibre nervose.
La terapia
La cura del glaucoma si basa anzitutto sul ripristino di livelli di pressione oculare nella norma. Pertanto, in presenza di valori elevati, la pressione va immediatamente abbassata. Come si è detto, la pressione dell’occhio dipende dalla quantità e dalla modalità di circolazione dell’umore acqueo all’interno dell’occhio: quindi la terapia può o ridurre la produzione di questo liquido al livello del corpo ciliare oppure aumentarne il deflusso attraverso il trabecolato.
La terapia per l’ipertono oculare consiste dunque nell’abbassare la pressione con colliri ipotonizzanti (beta bloccanti e prostaglandine). Integratori a base di citicolina rappresentano dei coadiuvanti in quanto migliorano la circolazione nella testa del nervo ottico.
Nelle fasi più gravi si può ricorrere anche alla chirurgia con un intervento di trabeculectomia che consiste nel creare un “foro” a livello del trabecolato che funga da “valvola di scarico” per far defluire l’umor acqueo dall’occhio abbassandone la pressione.