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Reflusso Gastroesofageo: di che si tratta?

Oggi un numero sempre maggiore di pazienti ricorre allo specialista otorinolaringoiatra per le cosiddette manifestazioni extra gastriche del Reflusso Gastroesofageo. Molteplici possono essere i sintomi di questa problematica.

Reflusso Gastroesofageo: i sintomi

Per esempio un paziente che lamenta da diverso tempo un bruciore alla gola che non regredisce con altre terapie, un dolore durante la deglutizione, sensazione di gonfiore o di corpo estraneo in gola (globus), raucedine, tosse reflusso gastroesofageosecca persistente (più spesso notturna o dopo il pasto), dolore all’orecchio, dovrebbe sottoporsi ad una Visita Otorinolaringoiatrica.

Tutti questi sintomi sono spesso accompagnati (ma non necessariamente) da un bruciore al petto o alla bocca dello stomaco e da rigurgito di materiale acido gastrico in faringe. Quando questi ultimi due sintomi sono presenti è molto più facile orientarsi verso una Malattia da Reflusso Gastro-Esofageo essendo questi ultimi più comunemente conosciuti come elementi tipici di una patologia gastro-esofagea.

Per quanto riguarda invece i sintomi precedentemente descritti oggi si è concordi nel considerarli come segni faringo-laringei  della Malattia da Reflusso Gastroesofageo.

Reflusso gastro-esofageo e Reflusso faringo-laringeo

Va sottolineato il fatto che il Reflusso gastro-esofageo ed il Reflusso faringo-laringeo sono due entità patologiche separate ed indipendenti tra di loro anche se condividono lo stesso meccanismo patogenetico. Per quanto riguarda il primo l’incontinenza dello sfintere esofageo inferiore (LES) provoca la risalita in esofago di  materiale fortemente acido (PH<4) che provoca infiammazione ed ulcerazione della mucosa.

Il Reflusso faringo-laringeo si ha invece quando viene meno il meccanismo di controllo dello sfintere esofageo superiore (UES) situato nel collo in corrispondenza del giugulo. La mucosa della faringe e della laringe (come quella esofagea) verrebbe in contatto con materiale fortemente acido e non essendo in grado di resistere a tali condizioni va in contro ad una serie di danni strutturali responsabili della sintomatologia.

Anche nel lattante e nel bambino il Reflusso gastro-esofageo può manifestarsi con affezioni di pertinenza ORL per esempio con Otite media con versamento e riniti ricorrenti o rinosinusiti croniche, provocate dall’azione irritante ed ulcerante delle secrezioni acide gastriche.

Reflusso Gastroesofageo: Diagnosi e Terapia

La diagnosi di Reflusso Faringo-laringeo generalmente si basa sui reperti della Fibroscopia delle vie aero-digestive superiori. Le lesioni più caratteristiche riscontrate sono: edema (gonfiore) od eritema (arrossamento) della mucosa laringea, e nei casi più avanzati polipi o granulomi più spesso in corrispondenza della regione interaritenoidea.

La terapia del Reflusso Gastroesofageo si basa sull’utilizzo di farmaci inibitori della pompa acida (PPI) che sono risultati i più efficaci e tollerati e su alcune semplici regole dello stile di vita. In genere dopo un periodo di terapia di 2 somministrazioni al giorno per 6-8 settimane si ha la scomparsa o un netto miglioramento dei sintomi; in seguito la terapia potrà essere ridotta come terapia di mantenimento. A questo punto un controllo clinico in fibroscopia potrà mettere in evidenza il netto miglioramento del quadro clinico con scomparsa o attenuazione delle lesioni mucose precedentemente riscontrate.

Per approfondire l’argomento potete leggere Reflusso Gastroesofageo: cosa fare?

reflusso gastroesofageo

Reflusso: cosa fare?

Alcune semplici norme di comportamento possono aiutare a prevenire questa malattia o a facilitare la guarigione. Vediamo:

  • osservare una dieta adeguata (alcuni cibi devono essere evitati) effettuando pasti piccoli e frequenti
  • non andare a dormire con lo stomaco pieno ma aspettare almeno tre o quattro ore
  • alzare la testa-tronco durante il sonno con un cuscino o elevare la spalliera del letto poiché così si mantiene l’esofago in posizione verticale e si impedisce la risalita di materiale acido dallo stomaco
  • non indossare abiti che stringano l’addome ed evitare il sovrappeso
  • non compiere sforzi fisici a stomaco pieno
  • non utilizzare farmaci che possono causare il reflusso
  • non fumare
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Marzia Ruggieri

La Dott.ssa Marzia Ruggieri si è laureata in Medicina e Chirurgia e si è specializzata in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale presso l’Università di Roma La Sapienza Dal 2003 al 2006 ha lavorato presso la Divisione di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale dell’Istituto Tumori di Roma “Regina Elena”. Sta svolgendo inoltre un Dottorato di Ricerca in “Tecnologie avanzate in Chirurgia” presso l’Università di Roma” La Sapienza”, Dipartimento di Otorinolaringoiatria,Audiologia e Foniatria “G. Ferreri.”