Otite nel Bambino: diagnosi e terapia
L’Otite nel bambino si verifica per circa il 75% dei casi entro in 10 anni di età. Prende il nome di Otite Media Acuta (OMA) perché riguarda, appunto, l’ orecchio medio, cioè la parte dell’orecchio che sta al di là del timpano verso l’interno. L’otite è così una delle prime cause di ricorso alle cure del pediatra.
Otite pediatrica: diagnosi complessa
L’otite nel bambino è dunque una patologia molto frequente la cui diagnosi, però, può essere resa più difficile dalla mancanza di correlazione tra segni clinici e sintomatologia del piccolo paziente (vedi Tabella II: i Sintomi). Infatti, può avvenire, che per l’assenza o la non rilevanza di segni clinici e sintomi, la diagnosi corretta venga effettuata solo al momento della comparsa delle complicanze (vedi Tabella 1: Otite Media Acuta: Complicanze).
Così, la valutazione da parte dell’otorinolaringoiatra viene generalmente richiesta o di fronte a questi ultimi casi “complicati” o quando il pediatra si trova di fronte ad un quadro di Otite Media Acuta Ricorrente (OMAR: cioè almeno 3 episodi nell’arco di 6 mesi o 4 episodi in 1 anno).
Otite nel Bambino: Cause
La causa dell’ otite nel bambino è per circa il 90% di origine batterica ed i batteri più frequentemente imputati sono 3: lo Streptococcus Pneumoniae, l’ Aemophilus Influenzae e la Morexella Catarralis.
La valutazione clinico-strumentale da parte dell’otorinolaringoiatra si basa sull’esecuzione di una otomicroscopia (cioè una valutazione dell’orecchio e del timpano attraverso delle lenti che ingrandiscono la visione) e di un esame audio-impedenzometrico. Quest’ultimo rileva un eventuale abbassamento dell’udito e la presenza di catarro all’interno dell’orecchio medio). In ambedue i casi si tratta di esami completamente indolori, durano pochi minuti e sono generalmente ben accettati dal bambino.
Un altro esame molto importante è l’endoscopia rinofaringea a fibre ottiche che consente di visualizzare direttamente la presenza delle adenoidi o disfunzioni della tuba di Eustachio. Questo esame consiste nell’utilizzo di un fibroscopio flessibile del diametro di circa 3-3,5 mm che, introdotto nel naso attraverso la narice, raggiunge il rinofaringe (quell’area dietro il naso non direttamente visualizzabile né dalla bocca e né dal naso) dove si trovano le adenoidi.
L’esame dura pochi minuti, non richiede anestesia, provoca un accettabile “fastidio” durante il passaggio all’interno del naso. Un fatto trascurabile quest’ultimo se comparato al beneficio diagnostico che consente di ottenere. Con questa metodica è possibile visualizzare direttamente l’ingombro causato dalle adenoidi. Quando queste sono troppo grandi (ipertrofiche) chiudono più o meno completamente il passaggio di aria dal naso impedendo una corretta respirazione nasale.
Adenoidi e Ventilazione Nasale
Ed è proprio questa la causa prima scatenante il processo infettivo a livello dell’orecchio medio. Infatti, se viene meno la ventilazione nasale, allora anche la tuba uditiva (o tuba di Eustachio) risentirà di questo blocco venendo meno alla sua funzione di proteggere l’orecchio medio assicurando sia il ricambio d’aria nell’orecchio stesso che impedendo il passaggio dei batteri dalla gola all’orecchio.
La visualizzazione diretta delle adenoidi quindi, ci permette sia di documentare i casi che andranno risolti attraverso un intervento chirurgico (cioè adenoidi troppo grosse che ostruiscono completamente il passaggio di aria), che di verificare i benefici della terapia medica valutando lo stato infiammatorio ed il volume delle adenoidi stesse prima e dopo la terapia.
A tal proposito, la terapia per l’otite media acuta e ricorrente si basa sull’utilizzo di antibiotici e decongestionanti nasali data la fondamentale importanza della respirazione nasale per una corretta ventilazione dell’orecchio e la sua protezione dai batteri.
Logopedia, Cure Termali e Prevenzione
Fattori molto importanti, soprattutto in presenza di episodi ricorrenti, dove non è possibile ricorrere continuamente agli antibiotici, sono la terapia logopedica, le cure termali e la prevenzione.
La terapia logopedica o Logopedia consiste in una serie di esercizi e movimenti che favoriscono una corretta respirazione nasale ed una rieducazione tubarica (cioè restituirle la sua funzione ventilatoria).
Le cure termali possono essere fatte tramite aerosol, docce nasali o Politzer. Infine la prevenzione viene effettuata tramite la rimozione (non sempre possibile) dei fattori di rischio che causano direttamente o indirettamente una disfunzione della Tuba di Eustachio (infezioni, allergie, reflusso faringo-laringeo).
In conclusione, per affrontare in modo efficace l’otite media è necessaria una stretta collaborazione fra otorinoilaringoiatra e pediatra finalizzata ad integrare le informazioni cliniche per un corretto iter diagnostico-terapeutico riducendo al minimo gli episodi di “ricaduta” del bambino onde evitare la cronicizzazione della malattia e/o l’intervento chirurgico di adenoidectomia (cioè l’ asportazione delle adenoidi).
Tabella I – Otite Media Acuta: Complicanze
- Perforazione della membrana timpanica
- cronicizzazione, con persistenza di essudato (muco o pus) nell’orecchio medio e conseguente compromissione dell’udito;
- mastoidite, cioè propagazione dell’infezione al processo mastoideo (parte dell’osso temporale), con dolore intenso, febbre elevata e compromissione dello stato generale;
- propagazione dell’infezione alle strutture vicine (orecchio interno che contiene il labirinto ed encefalo)
Tabella II – I sintomi di otite media acuta – OMA
- mal d’orecchio (otodinia)
- febbre
- irritabilità
- riduzione dell’udito (ipoacusia)
- perforazione spontanea del timpano con secrezione (otorrea)
- disturbi dell’equilibrio
Tabella III – Otite Media Acuta – OMA: Fattori di rischio
- Fumo passivo
- uso del succhiotto
- frequenza asilo nido (dove facilmente avviene la diffusione di batteri responsabili dell’OMA favorendo quindi le recidive)
Tabella IV – Valutazione dell’Otorinolaringoiatra
- Otomicroscopia (od otoscopia semplice)
- Esame Audioimpedenzometrico
- Fibroscopia Nasale
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