Allergia al Nichel: come affrontarla?
Il nichel è un metallo “pesante” – cioè caratterizzato da un elevato peso atomico – presente naturalmente nel suolo, nei tessuti vegetali, nei tessuti animali, nell’acqua dolce ovvero, per derivazione, in tutte le sostanze di cui si ciba l’uomo. Inoltre, la quantità di metallo presente nel terreno varia da zona a zona e può dipendere dall’impiego di fertilizzanti sintetici e pesticidi nonché dalla contaminazione degli scarichi industriali.
L’Italia è il primo paese in Europa per prevalenza di allergici al nichel ed il sesso femminile è più interessato rispetto a quello maschile poiché le donne indossano articoli di bigiotteria.
La capacità del nichel di indurre una reazione allergica è dovuta alla presenza di due elettroni “spaiati” nella sua orbita periferica. Questo fatto permette il legame organico con una proteina del nostro organismo che forma i cosiddetti complessi antigenici responsabili della reazione allergica.
Allergia al nichel: i sintomi
I sintomi dell’allergia al nichel possono essere di due tipi: cutanei o extracutanei che possono essere associati fra loro.
I sintomi cutanei sono individuabili nella comparsa di una dermatite sistemica da contatto che può colpire anche sedi che non vengano direttamente esposte al metallo. Esempi nella vita quotidiana sono il gonfiore, la comparsa di bolle ed il prurito sui lobi delle orecchie quando si indossino orecchini di bigiotteria oppure analoghe manifestazioni sulla schiena in prossimità del gancetto del reggiseno ma anche la comparsa di dermatite nel volto per l’uso di creme cosmetiche contenenti nichel.
I sintomi extracutanei si possono manifestare sotto diverse forme:
- sintomi gastrointestinali (vomito, diarrea, dolori addominali), stipsi, pirosi gastrica (ovvero, bruciori di stomaco) i quali derivano solitamente dall’assunzione di cibi contenenti naturalmente alte concentrazioni di nichel. Tra questi alimenti si annoverano cacao, cioccolato, noci, mandorle, ecc.
- sintomi respiratori quali rinite ed asma dovuti anche al fumo di sigaretta poiché in queste è presente una quantità di nichel da 1 a 3 microgrammi
- sintomi neurologici come la cefalea
- ma anche sintomi generali come fibromialgie (dolori muscolari), artalgie (dolori alle articolazioni) e la cosiddetta sindrome da stanchezza cronica.
Allergia al nichel: la diagnosi
La cosiddetta sindrome da allergia sistemica al nichel può essere diagnosticata innanzitutto con un’accurata anamnesi dei sintomi riferiti dal paziente e confermata attraverso l’esecuzione del patch test specifico per il nichel.
Il Patch Test consiste nell’applicazione sul dorso di un apposito “cerotto” contenente il nichel. La lettura del test viene effettuata dopo 48-72 ore dall’installazione al fine di confermare la sensibilizzazione al metallo. Qualora sia presenta un’ allergia al nichel avremo sulla pelle la comparsa di una reazione che va dal semplice eritema a vere e proprie vescicole.
Il Trattamento
In caso risulti l’esistenza di un allergia al nichel sarà necessario:
- evitare l’uso di bigiotteria e prodotti di bellezza contenenti nichel
- informare il paziente sulla quantità di nichel presente naturalmente negli alimenti in modo da stabilire un corretto regime dietetico
- attualmente, in casi selezionati, è anche possibile effettuare un trattamento iposensibilizzante orale che consentirà di diminuire le reazioni dell’organismo al nichel.
Leggi anche l’articolo, sulle quantità di nichel contenute negli alimenti e sui comportamenti e regimi dietetici da adottare in caso di allergia al nichel conclamata.
Clicca qui di seguito per visualizzare il VIDEO – IL PATCH TEST
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