Alternanza Scuola Lavoro: c’è la Cabina di Regia
Un’analisi della CGIL afferma che sono a rischio un gran numero di esperienze di alternanza scuola-lavoro. Un ragazzo su 4 è fuori da percorsi di qualità e vive un’esperienza dequalificata, il 10% ha partecipato solo ad attività propedeutiche, con un picco nei licei e il 14% ha partecipato solo ad esperienze di lavoro in particolar modo negli istituti professionali. E l’80 per cento delle esperienze sono state fatte almeno in parte nel periodo estivo, senza contare che al Sud la situazione è peggiore che al Nord.
La Cabina di Regia per l’Alternanza Scuola-Lavoro
A pochi mesi da questa analisi parte la Cabina nazionale di regia sull’Alternanza Scuola-Lavoro, i cui lavori sono stati avviati oggi al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca alla presenza della Ministra Valeria Fedeli e del Sottosegretario Gabriele Toccafondi, ovvero uno spazio di supporto, monitoraggio e valutazione di tutte le attività svolte dalle studentesse e dagli studenti italiani nell’ambito dell’Alternanza.
“L’obiettivo della Cabina – afferma Toccafondi – è proprio quello di sostenere le scuole, con la collaborazione attiva del mondo del lavoro, nell’attuare percorsi formativi virtuosi e nel superare le difficoltà. Sarà un luogo tecnico in cui, congiuntamente con il Ministero del Lavoro, saremo impegnati per far dialogare tutti gli attori coinvolti al fine di sostenere e migliorare le attività di Alternanza Scuola-Lavoro su tutto il territorio nazionale”
La cabina di regia si aggiunge al ‘Registro Nazionale dell’Alternanza Scuola-Lavoro’ e alla ‘Carta dei Diritti e dei Doveri delle Studentesse e degli Studenti in Alternanza’, completando gli strumenti di supporto per gli oltre 650.000 studenti, per le 2.741 scuole e per le aziende.
“Abbiamo ancora molto lavoro da fare – dichiara la neoministra Fedeli – ma siamo convinti che se tutti gli attori coinvolti, a partire da quelli riuniti oggi nella Cabina di regia, parteciperanno attivamente e in sinergia riusciremo non solo ad arricchire la didattica ma anche a formare cittadini più consapevoli”.
Infine, una delle dieci azioni del Pon Scuola stanzia ulteriori 50 milioni di euro per educare le nuove generazioni all’autoimprenditorialità e allo sviluppo di una serie di competenze – dal pensiero critico all’adattabilità, dalla perseveranza alla resilienza – fondamentali per approcciarsi al mondo lavorativo con il giusto bagaglio di abilità e conoscenze.
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