Apnee Ostruttive Notturne – OSAS: di che si tratta?
Il sonno è un mondo affascinante in cui la nostra mente si prende una pausa dall’azione quotidiana di controllo su tutte le attività del corpo e lascia posto a meccanismi “automatici” di funzionare. Dormire è una necessità primaria dell’uomo e di tutti gli esseri viventi di fondamentale importanza per mantenere efficiente le attività cerebrali, cardiache, per mantenere integra l’attività degli ormoni che regolano il metabolismo. Per essere efficace il sonno deve essere continuo intenso e duraturo nel tempo.
Il russamento – oltre ad essere causa di conflitti tra conviventi – può essere sintomo di un vero e proprio disturbo respiratorio: la Sindrome delle Apnee Ostruttive Notturne – OSAS dall’inglese Obstructive Sleep Apnea Syndrome. In questi casi, durante il sonno profondo, si verificano dei veri e propri momenti di arresto della respirazione (le apnee, appunto) seguite da una ripresa rumorosa del respiro. Spesso è il partner ad accorgersi di pause respiratorie associate al russamento, il paziente ci riferisce risvegli improvvisi oppure sono presenti microrisvegli impercettibili che frammentano il sonno.
Quali sono i sintomi delle Apnee Ostruttive Notturne – OSAS?
Sonnolenza diurna eccessiva fino ad arrivare nei casi più gravi a veri colpi di sonno, stanchezza ingiustificata, cefalea, deficit di memoria e della concentrazione con riduzione delle performance in ambito lavorativo e alle guida di autoveicoli, irritabilità, secchezza della bocca al risveglio, aumento del’appetito.
Chi ne è più colpito?
Il sesso maschile, ma anche quello femminile specialmente dopo la menopausa, persone sovrappeso o obesi che presentino accumulo di adipe nel collo che esercitando una pressione provoca il collasso del tratto faringeo, soggetti con deviazione del setto nasale, polipi nasali, aumento di volume dell’ugola e del palato molle per ipertrofia delle tonsille e delle adenoidi. Molto di frequente patologie respiratorie come anche la bronchite cronica si associano alla Sindrome delle Apnee Ostruttive Notturne – OSAS e si parla di overlap syndrome cioè di sovrapposizione o presenza contemporanea di due patologie.
Quali sono le conseguenze della Sindrome delle Apnee Ostruttive Notturne – OSAS ?
Come abbiamo detto, le apnee notturne sono provocate da un collasso più o meno grave delle vie aeree. La conseguenza è che i livelli di ossigeno nel sangue si possono abbassare rapidamente. Questo evento, a sua volta, ha un impatto sul cuore e sul cervello poiché il “sistema automatico” non riesce a far fronte a questo bisogno aumentato di ossigeno. A ciò si aggiunge poi molto spesso la presenza contemporanea alle Apnee Ostruttive Notturne – OSAS di malattie respiratorie come la bronchite cronica.
Ne consegue che, con il passare degli anni, si sviluppino sia malattie cardiovascolari che endocrine-metaboliche:
MALATTIE CARDIOVASCOLARI:
- Ipertensione Arteriosa
- Aritmie
- Angina pectoris
- Infarto
- Ictus cerebrale
MALATTIE ENDOCRINE -METABOLICHE:
- Obesità
- Diabete mellito di tipo 2
- Ipotiroidismo
- Ridotto livello di ormoni sessuali
Come diagnosticare la Sindrome delle Apnee Ostruttive Notturne? Il Polisonnigrafo
Per diagnosticare la Sindrome delle Apnee Ostruttive Notturne – OSAS si deve eseguire una polisonnografia oppure un monitoraggio cardio-respiratorio ambulatoriale con un piccolo apparecchio non invasivo senza necessità del ricovero.
L’esame consiste nell’applicazione di alcuni sensori di al torace ed all’addome che registrano i movimenti del corpo, l’attività respiratoria e cardiaca (l’elettrocardiogramma). Un piccolo microfono piatto viene applicato sul collo della persona e registrerà il russa mento. Un lettore a fibre ottiche verrà posto sul dito indice ci darà i valori della saturazione dell’ossigeno momento per momento, le cannule nasali permetteranno invece di rilevare il flusso di aria.
La risposta dell’esame ci fornirà un tracciato cosiddetto multiparametrico registrato durante le ore di sonno. Al paziente verrà poi chiesto di annotare eventuali “eventi” occorsi durante la notte in un diario del sonno.
Come si cura la la Sindrome delle Apnee Ostruttive Notturne – OSAS?
La terapia consiste in un approccio multidisciplinare valutando nella globalità le cause della malattia, che sono spesso più di una, dopo una attenta anamnesi.
In primis, ove necessario, calo del peso con il supporto del nutrizionista. Una spirometria permetterà di escludere malattie respiratorie. Se necessario, si eseguirà l’emogasanalisi per valutare i livelli di ossigeno a riposo e da svegli.
La terapia più diffusa consiste applicazione di una pressione positiva delle vie aeree per via nasale o maso-bocca durante il sonno. Ciò al fine di correggere il collasso passivo delle alte vie aeree ed eliminare i disturbi respiratori ad esso associati. Tale pressione viene generata da un apparecchio specifico il CPAP, dall’inglese Positive Airway Pressure. L’apparecchio – costituito da un piccolo ventilatore collegato ad una maschera – consente la ventilazione meccanica a pressione positiva delle vie aeree.
Importante è anche la valutazione dell’otorinolaringoiatra per diagnosticare le alterazioni delle vie aeree superiori e per programmare interventi chirurgi correttivi che sono posti a coadiuvare la terapia con il CPAP o a sostituirla nei casi in cui il paziente abbia difficoltà a gestire la terapia attraverso ventilazione meccanica.
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