Bambini

Bambini: come gestire influenza, febbre e dolore

Secondo uno studio dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura del Policlinico dell’Università degli Studi di Milano  pubblicato sulla rivista International Journal of Medical Science, febbre e dolore sono  frequenti nei neonati e nei bambini di ogni età e rappresentano oltre il 30% dei motivi che spingono i genitori a rivolgersi al pediatra.

“Stimoli dolorosi o prolungati in età pediatrica – sottolinea la prof.ssa Susanna Esposito,  direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura del Policlinico dell’Università degli Studi di Milano e presidente WAidid, Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici – possono indurre un insieme di modificazioni nel sistema nocicettivo. Il dolore nei bambini è spesso associato ad una malattia come un’influenza o ad un infortunio e, in presenza di un malessere generale, riteniamo che il dolore debba essere trattato e non sopportato, anche quando il bambino non esprima verbalmente il proprio disagio. L’efficacia del trattamento antalgico in età pediatrica si ottiene applicando flessibilmente il principio del “farmaco giusto, alla giusta dose e al momento giusto” a ogni singolo paziente, in altre parole è l’intensità del dolore a far scegliere il gradino della scala”.

Febbre e dolore nei bambini: ecco il decalogo

Al fine di gestire correttamente la febbre e comprendere l’importanza del trattamento del dolore nel bambino, qui i consigli di WAidid per mamme e papà:

  • Non utilizzare nei bambini farmaci a dosaggi per adulti
  • Gli antipiretici e gli antinfiammatori vanno somministrati sempre in base al peso e non all’età
  • E’ importante somministrare gli analgesici a orario fisso al fine di evitare l’insorgenza di “buchi” di dolore. L’intervallo fra le dosi dovrebbe essere determinato in accordo con l’intensità del dolore e la durata dell’effetto analgesico del farmaco utilizzato
  • I farmaci antipiretici devono essere impiegati nel bambino febbrile solo quando alla febbre si associ un quadro di malessere generale

Uso di Paracetamolo e Ibuprofene nei bambini:

  • Paracetamolo e ibuprofene sono gli unici antipiretici raccomandati in età pediatrica, sono farmaci generalmente sicuri ed efficaci
  • Il paracetamolo è indicato come farmaco di prima scelta nel trattamento del dolore lieve-moderato
  • La somministrazione di paracetamolo per via orale è preferibile a quella rettale in quanto l’assorbimento è più costante ed è possibile maggiore precisione nel dosaggio in base al peso corporeo; la via rettale è da valutare, però, in presenza di vomito o di altre condizioni che impediscano l’impiego di farmaci per via orale
  • Nei pazienti con asma persistente lieve, l’utilizzo di paracetamolo al bisogno non è stato associato ad una più alta incidenza di esacerbazione d’asma o peggioramento del controllo dell’asma
  • L’ibuprofene, in quanto FANS, è il farmaco di scelta per la cura delle patologie dolorose con componente infiammatoria
  • L’ibuprofene non è raccomandato in bambini con varicella o in stato di disidratazione; è raccomandata cautela nei casi di grave insufficienza epatica o renale o in soggetti con malnutrizione grave
  • Paracetamolo con dosaggio 15 mg/kg/dose 4-6 volte al giorno e ibuprofene con dosaggio 10 mg/kg/dose 2-3 volte al giorno sono efficaci nel trattamento della cefalea acuta

“La febbre e il dolore nel bambino – conclude il prof. Diego Fornasari, professore associato di Farmacologia, Università degli Studi di Milano – creano sempre un forte stato d’ansia nei genitori che, in generale, tendono a sovratrattare la febbre magari ravvicinando le dosi o somministrandole in quantità maggiore rispetto a quelle previste oppure a sottovalutare il dolore. Per questo è fondamentale rispettare i dosaggi e gli intervalli indicati nella somministrazione del paracetamolo, ricordando che agisce sul sistema nervoso centrale e non ha un’azione antinfiammatoria come invece l’ibuprofene. Entrambi sono farmaci sicuri ed efficaci nei bambini ma è importante sapere che il loro uso non appropriato o, peggio, l’abuso può avere effetti collaterali con un rischio di gastrolesività nel caso dell’ibuprofene o di disfunzioni a livello epatico nel caso del paracetamolo”.

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