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Perdere grasso, non solo peso

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Soprattutto per le donna dimagrire significa vedere scendere un numerino sulla bilancia. Certo psicologicamente il valore della bilancia aiuta tantissimo, ma dimagrire significa principalmente perdere grasso. Quindi, diventa necessario monitorare la percentuale di massa grassa via via persa durante una dieta ipocalorica.

Massa grassa e massa muscolare

Il nostro peso infatti è la somma di due componenti: massa grassa e massa muscolare. Se la dieta non è sapientemente bilanciata si può incorrere in una perdita, anche molto rapida, soprattutto di massa muscolare. Questo di norma accade durante le famigerate diete “fai da te” oppure quando una dieta viene passata tra amiche.

L’importanza di una perdita graduale

Da qui l’importanza di un processo di dimagrimento graduale che assicuri la giusta perdita di grasso preservando nel contempo la preziosa massa muscolare. Solo e soltanto in questo modo è possibile mantenere a lungo termine il risultato raggiunto evitando lo spiacevole effetto yoyo che assilla la gran parte delle donne

Dieta equilibrata: non avere fretta

Il consiglio dunque è quello di non iniziare una lotta contro il tempo e non avere fretta, affidatevi ad un professionista che, sulla basa della vostra composizione corporea, stilerà un regime alimentare personalizzato consono alle vostre esigenze nutrizionali e soprattutto monitorerà durante il percorso le percentuali di massa grassa e massa muscolare.

Alimentazione e attività fisica: binomio inscindibile

Corretta alimentazione ed attività fisica sono un binomio inscindibile per un corretto dimagrimento con la finalità di accrescere contemporaneamente la massa muscolare nel mentre viene diminuita la massa grassa. A parità di peso, il grasso occupa più spazio rispetto al muscolo: quindi, sostituire il primo con il secondo porterà ad un nesso miglioramento del nostro aspetto generale.

BMI: non è verità assoluta

Il Body Mass Index (BMI) o Indice di Massa Corporea, è un indice predittivo e non tiene conto della differenza tra massa muscolare e massa grassa. E’ infatti semplicemente dato dal rapporto tra il peso espresso in kg ed il quadrato dell’altezza espressa in metri. Dunque, per costruire una dieta adatta e personalizzata sulla specifica persona è necessario il cd. esame obiettivo di quest’ultima e l’analisi del rapporto esistente tra assa muscolare e massa grassa.

Non saltare mai i pasti

Non saltare mai i pasti in quanto si rischia di ridurre troppo i nutrienti necessari nell’arco della giornata. Sarebbe opportuno consumare dei pasti regolari intervallati da due spuntini programmati in base alle singole necessità.

Grassi e calorie: zuccheri e bevande

Ridurre gli zuccheri e i carboidrati raffinati perché un consumo eccessivo determina l’accumulo di grasso nel corpo, soprattutto su fianchi e addome. Non dimentichiamo le calorie nascoste nelle bevande, soprattutto nelle bevande alcoliche. Da alcuni studi emerge infatti che l’alcol facilita l’accumulo del grasso viscerale.

Impara a gestire lo stress

Alcune ricerche hanno dimostrato che lo stress cronico può aumentare il grasso addominale e di conseguenza la percentuale di massa grassa. Quando si è stressati inoltre si dimagrisce di meno anche perché aumenta notevolmente la voglia di dolci attraverso i quali si trova un conforto psicologico. Il consiglio è quello di dedicarsi ad attività rilassanti come ascoltare musica, passeggiare e perché no rivolgersi ad un terapista comportamentale che fornirà l’aiuto giusto nel gestire al meglio le situazioni stressanti.

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Mariailaria Verderame

Mariailaria Verderame si è laureata con lode in Scienze Biologiche presso l’Università Federico II di Napoli e ha successivamente conseguito i titoli di Dottore di ricerca in Biologia avanzata e Cultore della materia per il Settore Scientifico Disciplinare BIO/06. Ha collaborato all’attività didattico-scientifica presso il Dipartimento delle Scienze biologiche della suddetta Università. L’interesse scientifico è da anni incentrato sulle problematiche relative alle interferenze alimentari di inquinanti ambientali ad azione xeno-estrogenica sulla sfera riproduttiva. Si è inoltre occupata della valutazione dello stato nutrizionale e riproduttivo a seguito di un regime alimentare di tipo biologico ricevendo un assegno di ricerca nell’ambito delle reti di eccellenze TEMASAV. Ha partecipato a numerosi Congressi nazionali e internazionali, a molteplici corsi di perfezionamento universitari e seminari di aggiornamento tecnico-scientifico in ambito nutrizionale. Vincitrice del premio Lisa de Conciliis 2013 “Ultime frontiere della biologia molecolare” conferito dall’Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche in Napoli. È inoltre autrice di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste a diffusione internazionale.