Dissecazione aortica: cosa c’è da sapere
La dissecazione aortica (o dissezione aortica) è un evento raro ma potenzialmente fatale. Esso si realizza quando le pareti della principale arteria del corpo, l’aorta, si “slaminano” e si genera così una complicanza cardiovascolare grave che mette a rischio la vita stessa del paziente. Questo è un evento per fortuna infrequente ma che può arrivare a colpire 27 persone ogni 100 mila all’anno.
La dissezione aortica è una patologia che esordisce acutamente con la divisione delle tuniche della parete. Essa viene classificata sulla base del tratto di aorta interessata. La dissezione di tipo A, con estensione all’aorta toracica ascendente vera e propria, è un’emergenza ad altissimo rischio di mortalità per il paziente. La dissezione aortica di tipo B coinvolge invece l’aorta toracica discendente.
Dissecazione Aortica: fattori di rischio
Diversi sono i fattori di rischio di questa patologia che si possono suddividere in congeniti e acquisiti.
I fattori di rischio congeniti sono in prevalenza costituiti da malattie del tessuto connettivo principale componente della parete aortica.
Tra i fattori di rischio acquisiti rientrano ipertensione arteriosa, fumo di tabacco, abuso di sostanze stupefacenti e di alcuni farmaci come i corticosteroidi, gravidanza, traumi dell’aorta.
In tutti i pazienti con fattori di rischio importanti andrebbe effettuata una prevenzione primaria volta la controllo di quest’ultimi fattori. Basti pensare che in gravidanza la preeclampsia è la causa più comune di dissezione aortica nel peripartum, con un’incidenza del 13% che aumenta nelle donne con sindrome di Marfan.
Dissecazione Aortica: sintomi e terapia
Il sintomo d’esordio è il dolore toracico trafittivo descritto dai pazienti stessi “come una pugnalata”, da qui la necessita di esami di secondo livello che tempestivamente possano indicare al chirurgo l’approccio terapeutico più adeguato. La sua cura necessita di un’azione coordinata e tempestiva multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti con competenze complementari, dalla cardiochirurgia alla chirurgia vascolare fino alla terapia intensiva.
Il trattamento è diverso a seconda del tratto di vaso interessato. Esso include un trattamento chirurgico prevalentemente utilizzato nelle dissezioni di tipo A o uno percutaneo endovascolare nei casi complicati di dissezione di tipo B. Quest’ultima può essere gestita con successo nei casi non complicati dalla terapia medica volta a controllare prevalentemente la pressione sanguigna.
Dopo i primi 14 giorni dall’evento in questo caso si passa in uno stadio subacuto dove il paziente può essere dimesso con uno stretto follow up. Importante è il supporto piscologico per il paziente durante e dopo l’ospedalizzazione, cosi come l’assistenza ai loro familiari.
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