Le Interviste

Intervista al Comandante della Scuola di Cavalleria di Montelibretti, Colonnello Max André Barbacini

Di origine sarda, il Colonnello Max André Barbacini frequenta il 164° Corso dell’Accademia Militare. Presta servizio presso il reggimento “Lancieri di Montebello” in Roma, dove ricopre gli incarichi di Comandante di Plotone, Squadrone e Gruppo Squadroni.

Partecipa alle missioni in Bosnia e Herzegovina, Iraq e Kosovo. Inoltre viene impiegato  in Belgio presso il Comando Supremo delle Potenze Alleate in Europa (SHAPE).

Frequenta il 5° Corso ISSMI presso il Centro Alti Studi per la Difesa in Roma.

Dal 6 novembre ricopre l’incarico di Comandante del Centro Militare di Equitazione.

È in possesso di diploma conseguito negli Stati Uniti d’America, laurea in Scienze Strategiche ed è Consigliere giuridico per le Forze Armate.

È decorato conla Crocedi bronzo al merito dell’Esercito,la Crocedi Bronzo della Difesa Nazionale Francese, la Cruz del Paz dell’Esercito Spagnolo, la Medaglia d’argento per la cooperazione e l’amicizia della Repubblica di Slovenia, la Commendation Medal dell’esercito degli Stati Uniti d’America.

Comandante,la Scuola Militaredi Equitazione è da sempre la “fucina” da cui provengono moltissimi dei più grandi cavalieri italiani, come si articolano i vostri programmi sportivi di oggi ? Verso quali obiettivi vi concentrate ?

Il Centro è stato per moltissimi anni di forte richiamo per cavalieri di elevate capacità, per  l’altissimo livello tecnico del personale, l’ottimo supporto logistico e la disponibilità di cavalli di pregio. Negli ultimi anni ci sono stati grandi cambiamenti nella politica degli organi centrali che hanno privilegiato un reclutamento di personale di truppa con l’incarico di “atleta”. Tale scelta ha portato ad un lavoro di “scouting”, ricerca cioè di giovani talenti, talvolta con limitate “risorse” personali,  da valorizzare in campo nazionale ed internazionale. Certamente l’obiettivo di punta è quello di partecipare alle più importanti manifestazioni a livello internazionale, non ultime le Olimpiadi ed i Campionati del Mondo/Europei. Attualmente il Centro ha per così dire”due anime”, una volta alla formazione del personale e del cavallo (una sezione corsi ed una puledri) ed un’ anima più spiccatamente agonistica di eccellenza (  una sezione completo ed una concorsi). In questo momento storico “ l’Eccellenza” conta sui cavalli di proprietà degli  atleti e sui cavalli dello Stato, provenienti dall’allevamento  del Centro Militare Veterinario di Grosseto. Quest’ultimi arrivano al Centro all’età di tre anni per la doma e l’ammansimento e attraverso  un iter di formazione addestrativo-agonistico, sono selezionati con l’obiettivo di partecipare ai Mondiali Giovani Cavalli, così come già accaduto lo scorso anno con il cavallo Ombra dell’Esercito Italiano. Un ulteriore obiettivo da raggiungere, ed al quale stiamo lavorando alacremente, è quello di stabilire e consolidare dei “protocolli d’intesa” con enti istituzionale e/o con privati/sponsor, allo scopo di  acquisire cavalli di qualità da affidare ai nostri migliori atleti

Credo che molti cavalieri italiani che hanno partecipato ad un Olimpiade, abbiano nel loro curriculum sportivo l’appartenenza alla Scuola. Per i prossimi Giochi Olimpici che ambizioni nutrite ? E’ possibile fare qualche anticipazione ?

Effettivamente molti cavalieri che hanno partecipato alle Olimpiadi Moderne (dal 1960 in poi), hanno avuto una esperienza formativa presso l’allora Scuola Militare di Equitazione, fino ai tempi più recenti dove nella disciplina del Salto Ostacoli, uno per tutti Natale Chiaudani, a lungo Ufficiale a Montelibretti, ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta ed a ben quattro Campionati Europei. Per quanto riguarda il futuro abbiamo notevoli aspettative per una partecipazione alle prossime Olimpiadi sia nel Salto Ostacoli che nel Concorso Completo, in quanto i nostri giovani cavalieri sono atleti assolutamente dedicati al sacrificio e sicuramente di talento. Chiaramente la concretizzazione del sogno olimpico è legata non solo  a fattori quali la disponibilità di un cavallo competitivo, nel giusto stato di forma  ma anche alla condizione fisica al momento della partenza. Al momento è in atto un Concorso per il reclutamento di atleti di livello internazionale, con il quale auspichiamo di far indossare la nostra uniforme ad un cavaliere di elevato livello tecnico.

 Ormai da diversi anni, le Forze Armate hanno aperto i loro ranghi alle donne. Voi avete diverse atlete che indossano l’Uniforme della Cavalleria, le applaudiremo sui campi di gara come abbiamo fatto per le grandi glorie chela Scuolaha regalato alla nostra equitazione ?

Come già in altri settori del pubblico e privato impiego, ormai da oltre dieci anni l’Esercito ha aperto le porte al “gentil sesso” come si diceva una volta. I risultati positivi sono sotto gli occhi di tutti. Nell’ambiente equestre in particolare, specie nelle fasce più giovani, c’è una predominanza di donne che raggiungono ottimi risultati sia in campo nazionale che internazionale. Noi non facciamo eccezione, anzi confermiamo questo “trend”, infatti tra le nostre atlete, sia nel Completo (vedasi le performance internazionali del 1° CM Alice BERTOLI) che nel  Salto Ostacoli, (vedasi l’Arrighetti, la Bratomi), abbiamo ben figurato, in particolare vorrei menzionare il CM Chiara  MARRAMA, campionessa Italiana di Endurance 2010.

La Scuola organizza un nutrito calendario di concorsi in uno scenario naturale e con impianti che pochi possono vantare, come si va sviluppando questo lato della vostra attività ?

L’organizzazione di eventi equestri presso i nostri impianti è da ricondurre principalmente alla possibilità data dalla Convenzione Esercito Italiano-Associazione Nazionale Arma di Cavalleria (EI-ANAC) che consente lo sviluppo di tale tipo di attività. Questa convenzione ci ha permesso di mantenere a buon livello i nostri impianti senza gravare sul bilancio dell’AD, permettendo inoltre ai nostri atleti di avere sempre impianti efficienti e costantemente rinnovati. Le attenzioni rivolte all’offerta di buoni impianti ha trovato anche riscontro in una nutrita partecipazione da parte dei concorrenti specie nella disciplina del concorso completo dove il livello raggiunto ha consentito l’organizzazione di eventi fino ad internazionali tre stelle, i campionati nazionali assoluti , i campionati nazionali juniores  e pony.

Attualmente sono in corso dei miglioramenti sostanziali di alcuni impianti per permettere l’effettuazione delle gare con ogni situazione meteorologica nonché un miglioramento delle strutture di ricezione per assicurare un buon servizio agli utenti anche in caso di un notevole afflusso di cavalli.

 Il Centro Militare di Equitazione opera nella sua attuale sede fino dagli anni ’50, immagino che la vostra presenza nel tessuto sociale delle comunità sabine sia molto profonda ?

In effetti, grazie anche all’osmosi con gli abitanti del vicinato che spesso, soprattutto nel passato, venivano a vario titolo a contatto con la “nostra” realtà equestre, si è consolidato uno stretto legame tra questo Centro  e la Sabina.  Negli anni svariate famiglie da Rieti e fino a Monterotondo  e Guidonia, giusto per fare un esempio, hanno avuto familiari che hanno lavorato presso il Centro Militare di Equitazione, già Scuola di Cavalleria, come è più conosciuto. Basti pensare che fino a circa 25 anni fa, quasi 100 civili lavoravano all’allora Scuola di Cavalleria, più il personale militare. Al giorno d’oggi, anche se con numeri inferiori, si continua la stessa tradizione di vicinanza. In aggiunta, grazie anche ai mass media ed all’opera del nostro personale qualificato, si svolge un’attività informativa a favore degli abitanti della zona, in  un momento di difficoltà nel mondo del lavoro, sull’opportunità  di sbocchi lavorativi nella Forza Armata.  Convinti, come si è sempre stati, di una Forza Armata al servizio della Nazione.

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Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ consigliere d’amministrazione di SanaRes, la prima rete d’imprese italiana nel comparto sanitario. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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