Le Interviste

Intervista al sindaco di Roccantica, Riccardo Bianchini

 

Riccardo Bianchini, medico, sindaco di Roccantica dal 1994 con l’interruzione di un solo mandato, è certamente un testimone unico degli ultimi quattro lustri dell’antica storia roccolana. Lo abbiamo incontrato per fare il punto sulle dinamiche del suo comune.

Sindaco Bianchini, nel corso degli ultimi vent’anni la popolazione di Roccantica, contrariamente a quello che succede in tanti borghi che si spopolano, è cresciuta di oltre il 50% raggiungendo i 700 abitanti. Cosa accade ?

Direi senza mezzi termini che Roccantica è cambiata totalmente grazie alla forte coesione che caratterizza la nostra collettività ed al coinvolgimento dei più giovani. Del resto, quando si è in pochi, il detto “l’unione fa la forza” è particolarmente vero. Alla base di questo cambiamento vi è la riscoperta della nostra storia, grazie alle ricerche del nostro concittadino Giovanni Cecchini, che si è concretizzata nella realizzazione di un grande evento di ricostruzione storica, quest’anno alla quindicesima edizione, in cui dal 12 al 15 agosto il nostro passato viene rivissuto fedelmente ad iniziare dal punto di svolta della storia di Roccantica, ovvero la strenua difesa della rocca e di Papa Niccolò II contro i Crescenzi nel 1059 che vide solo 12 roccolani superstiti ma portò come ricompensa l’infeudazione della rocca con i conseguenti benefici per i suoi abitanti. Non si tratta però di una semplice, per quanto bella, manifestazione storica: grazie alla grande sinergia tra Comune e Pro Loco, abbiamo negli anni coinvolto tutto il paese, soprattutto i giovani, in un’attività che dura tutto l’anno e che è il segreto della forza della nostra comunità. Il nostro Gruppo Medievale è oggi probabilmente il più completo nel Lazio: 1.300 costumi, sbandieratori, tamburini, figuranti di ogni genere, ricostruzioni di antichi mestieri. E’ un elemento che genera una incredibile forza unificante nella comunità: i nostri ragazzi si allenano insieme tutto l’anno senza distinzione di età. Ad esempio, i 28 tamburini hanno un’età che va dagli 8 ai 34 anni ma condividono alla pari questa esperienza. I costumi sono realizzati dalle donne di Roccantica in una vera e propria sartoria.

E’ inutile che le spieghi la valenza educativa e comportamentale di tutto questo e le lascio immaginare le soddisfazioni: abbiamo portato il nostro gruppo in giro per tutta Italia ed in diversi paesi esteri, nel concorso di Conegliano siamo stati premiati come 3° gruppo medievale d’Italia e 1° gruppo musicale. Per finire, questa attività ci ha permesso di ottenere un finanziamento regionale per realizzare il nostro palazzetto dello sport dove il gruppo si allena confortevolmente tutto l’anno mentre Roccantica dispone di una struttura ben al di sopra di quanto generalmente è possibile per un comune delle nostre dimensioni.

Certo quello che lei racconta è un esempio importante di come una piccola comunità può ritrovare una sua forza vitale anche contro le logiche dei nostri tempi. Viceversa, dal punto di vista delle attività economiche, quali soluzioni avete trovato ?

Evidentemente, Roccantica non è il posto giusto dove impiantare una fabbrica e, tra l’altro, non la vorrebbe nessuno di noi ! Anzi, per dirla tutta, noi siamo per uno sviluppo che passI per una forte tutela del nostro territorio, che è la nostra prima risorsa.  Cerchiamo quindi soluzioni a nostra misura e, in qualche caso, è ancora la storia ad aiutarci. Lei sa che a Poggio Mirteto fu realizzata la prima vetreria industriale d’Italia. E’ meno noto che in quella vetreria lavoravano diversi roccolani che parte delle materie prime veniva da qui. Così, abbiamo pensato ancora una volta di ispirarci alla nostra storia avviando un’attività di formazione sulla lavorazione del vetro artistico. Un importante finanziamento europeo ci ha permesso di organizzare una vera e propria scuola con corsi triennali per venti giovani artisti provenienti da tutto il territorio sabino ed oggi una nostra compaesana allieva di quei corsi sta a prendo qui il suo laboratorio.

Roccantica ha poi una sua vocazione turistica che le viene proprio dal suo territorio: come si sta evolvendo ?

Il turismo è una risorsa fondamentale per noi, sempre con attenzione alla tutela del territorio. In questi anni si è sviluppato un sistema di accoglienza articolato: ristoranti, agriturismi, bed and breakfast, attività sportive dall’equitazione piuttosto alle arrampicare nelle falesie. Poi, c’è uno dei più importanti centri per ricevimenti e congressi del reatino con un roseto che comprende oltre 5.000 varietà di rose, uno dei più vasti al mondo. E’ stata l’iniziativa di un privato a cui il Comune ha dato un fattivo supporto proprio perché si inserisce nella logica dell’arricchimento e non dello sfruttamento del territorio. Inoltre, il suo indotto è una significativa fonte di occupazione. Credo comunque che Medioevo in Festa e il nostro gruppo medievale siano una grande opportunità per far conoscere Roccantica e non ho dubbi che questo settore continuerà a svilupparsi.

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Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ consigliere d’amministrazione di SanaRes, la prima rete d’imprese italiana nel comparto sanitario. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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