Labbro leporino: che fare?
Il labbro leporino – scientificamente labiopalatoschisi – è la più comune anomalia congenita del cranio e del volto. In Europa ne soffre 1 bambino su 700 con un impatto estetico-funzionale e psicologico è forte.
Il percorso terapeutico è lungo e impegnativo (18-20 anni) e può richiedere anche una serie di interventi chirurgici.
Labbro leporino: cos’è?
La labiopalatoschisi è caratterizzata dalla presenza di una schisi, cioè un’interruzione dei tessuti della faccia e della cavità orale (naso, labbra, gengive, palato) dovuta alla loro mancata fusione.
L’anomalia può presentare varie forme e gradi di gravità. Può comportare alterazioni funzionali legate alla deglutizione, al linguaggio, all’udito.
Le cause non sono note. E’ considerata una malformazione multifattoriale, cioè alla contemporanea presenza di fattori genetici, ambientali, assunzione di alcol, droghe o farmaci durante la gravidanza.
Labiopalatoschisi: la terapia
La terapia va individuata caso per caso (tecnica chirurgica appropriata, tempistica delle operazioni, intervalli tra controlli) e necessita di un team multidisciplinare (chirurghi plastici, genetisti, logopedisti, otorinolaringoiatri, odontoiatri, psicologi, ecc.) per offrire assistenza a bambini e famiglie nelle diverse fasi della crescita spesso fin dal periodo gestazionale.
L’allattamento al seno
L’allattamento al seno nel caso della labiopalatoschisi è a volte difficoltoso per il neonato a causa della conformazione del labbro che non permette l’attacco a ventosa sull’areola materna e alla comunicazione tra bocca e naso. Per ogni tipo di malformazione vi è una posizione più adatta: a “pallone di rugby” in caso di labioschisi; per la palatoschisi si prevede la postura” australiana”, posizione semi-eretta del bambino, seduto cavalcioni sulla gamba della mamma.
Presso l’Ospedale Bambino Gesù è attivo anche un servizio di counseling: le richieste di supporto sono gestite dal personale sanitario dell’unità operativa di Chirurgia Plastica e Maxillofacciale in collaborazione con BA.BI.S. onlus La Banda dei Bimbi Speciali, un’associazione di genitori accreditata presso il Bambino Gesù che accoglie famiglie e pazienti adulti, importante punto di riferimento per i pazienti più piccoli. E’ inoltre disponibile un’apposita guida.