Malattie non trasmissibili: Italia basso rischio di morte
La malattie non trasmissibili – quali tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, diabete – causano 41 milioni di morti l’anno nel mondo. Di questi, 17 milioni sono classificate “morti premature” poiché avvengono prima dei 70 anni di età.
Secondo uno studio dell’Imperial College di Londra e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), (pubblicato su The Lancet), l’Italia è tra le nazioni con la miglior probabilità di sopravvivenza alle malattie non trasmissibili.
Inoltre, sempre secondo l’Imperial College e la WHO, l’Italia rientra tra i paesi che potranno raggiungere gli obiettivi posti dall’OMS per il 2030 in termini di mortalità per malattie non trasmissibili.
Italia: basso rischio di morte prematura per malattie non trasmissibili
Per quanto riguarda le donne, a livello mondo, il rischio più basso di morte prematura (prima dei 70 anni) per le donne a causa delle quattro malattie non trasmissibili citate (tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, diabete) si registra in Korea del Sud (4.7%) e Giappone (5.7%). Seguono Spagna e Svizzera (6% e 7%). L’Italia si classifica settima con una probabilità del 7.2%.
Per quanto riguarda gli uomini, i paesi con più bassa probabilità di morte prematura al mondo sono Islanda e Norvegia (9.3% e 9.6%). L’Italia si classifica al 14° posto con una probabilità dell’11.7%. Un risultato migliore rispetto alla maggioranza dei paesi europei.
Per avere un termine di paragone, i paesi con la probabilità più alta di premorienza sono invece Russia e Bielorussia (37% e 35%).
Gli Stati Uniti si classificano solo al 53° posto con una probabilità del 17.5%.