Non mi gioco il cuore: lo sport saluta Vigor Bovolenta
Ci uniamo al rispettoso saluto della comunità sportiva a due grandi personalità dello sport internazionale, che abbiamo avuto l’onore di ammirare nelle loro gesta per anni nei campi italiani: Vigor Bovolenta pallavolista della Yoga Forlì, deceduto il 24 marzo scorso durante una partita del campionato di B2, e Piermario Morosini, scomparso il 14 aprile sul campo di gioco mentre si disputava la partita di calcio Pescara-Livorno.
Vigor lascia la moglie e quattro figli. Nella sua carriera da professionista aveva disputato 553 partite in serie A1 in 21 anni, fino al 2011. Nel suo curriculum due scudetti, due coppe campioni, altre coppe europee, un Mondiale per Club, un argento alle Olimpiadi di Atlanta 1996, un Europeo e quattro World League.
Piermario nella sua carriera ha militato al Vicenza, Reggina, Piacenza e Livorno, oltre ad essere stato in forza nella nazionale under 21.
Le tragiche morti di Piermario Morosini e Vigor Bovolenta accendono di nuovo i riflettori sulle tristi vicende delle morti improvvise degli sportivi, un elenco di visi giovani e sorridenti che hanno fermato il trascorrere del tempo in foto da album Panini. Mai capelli bianchi, mai rughe sul viso, mai sentirsi chiamare nonno, o spesso, ancor più triste, papà o mamma. Scomparse assurde, come a volte capita nella vita di tutti i giorni, ma ancor più incomprensibile per un atleta, simbolo di forza e giovinezza per antonomasia.
Cogliamo l’occasione per ricordare alcuni atleti scomparsi in maniera analoga a Vigor e Piermario, stringendoli tutti in un ideale abbraccio.
Giuliano Taccola, calciatore, data decesso 16 marzo 1969.
Renato Curi, calciatore, data decesso 30 ottobre 1977.
Carlos Alberto Barbosa, calciatore, data decesso 4 marzo 1982.
Beto, calciatore, data decesso14 settembre 1985.
Barry Welsh, calciatore, data decesso 1 novembre 1987.
Andrea Ceccotti, calciatore, data decesso 8 novembre 1987.
John Ikoroma, calciatore, data decesso febbraio 2000.
Mike North, arbitro, data decesso aprile 2001.
Denis Zanette, ciclista, data decesso 10 gennaio 2003.
Fabrice Salanson, ciclista, data decesso giugno 2003.
Marc-Vivien Foe, calciatore, data decesso 26 giugno 2003.
Paulo Sergio D Silva, detto Serginho, calciatore, data decesso 27 ottobre 2004.
Antonio José Puerta Pérez, calciatore, data decesso 25 agosto 2007.
Simona Senoner, azzurra di salto, data decesso gennaio 2011.
Wes Leonard, giocatore di basket, data decesso 3 marzo 2011.
Per non parlare dei tanti casi di atleti dilettanti portati via alla vita e allo sport su un campetto di periferia. Famosi o anonimi, ma accomunati da un destino che sconvolge.
Qualcuno potrà certamente pensare che: “se capita ad atleti “importanti”, non c’è scampo per nessuno!”, ma non è così: la visita di idoneità agonistica è un primo step, un controllo rapido ma scrupoloso, che può mettere in luce alterazioni e difetti cardiaci, ed eventualmente aprire un percorso diagnostico e terapeutico finalizzato a ridurre in maniera più efficace possibile il rischio di morte improvvisa, non solo in mezzo ad un campo di gioco, in una piscina, o in una palestra, ma anche al parco, o sotto casa, per le scale o in auto.
Non abbassiamo mai la guardia, non trascuriamo noi e i nostri figli, facciamo in modo di regalarci e regalargli un futuro più sicuro.
Ciao Bovo, Ciao Super Mario.
letture consigliate:
bibliografia:
Da Taccola a Bovolenta, tragici destini
Corriere.it – Bovolenta muore in campo