Curare l’autoimmunità con l’omeopatia
In natura molte cose si somigliano. Le forme infatti si ripetono, abbiamo cose tonde, quadrate, ovali. Un esempio per tutti: la parte dell’orecchio che si chiama chiocciola ha al suo interno una spirale che è identica a quella di una conchiglia. Se questo è vero nel mondo del visibile lo è altrettanto nel mondo dell’invisibile, a livello delle strutture molecolari.
Le differenze ad es. fra la forma degli ormoni maschili e femminili sono quasi minime, in molti casi alcuni frammenti di proteine (le sequenze di ammino-acidi) che costituiscono la parte esterna di una qualsiasi ghiandola, nervo o parte del corpo umano sono identici al “rivestimento esterno” di sostanze o organismi estranei al corpo umano come batteri o virus (gli antigeni).
Così ad esempio le guaine di rivestimento dei nervi somigliano ad alcuni tratti dell’aspetto esterno del virus della Mononucleosi o del Campylobacter Jejuni, un batterio patogeno dell’intestino.
Mimetismo Molecolare e Malattie Autoimmuni
Queste somiglianze possono creare confusione ed indurre in errore gli anticorpi che circolano nel sangue che, confondendo l’aspetto di un virus che “mima” tratti dei componenti del corpo umano, aggrediscono noi stessi. In tal modo si sviluppa una malattia autoimmune innescata da un agente virale o batterico.
Questo fenomeno è noto in medicina con il nome di Mimetismo Molecolare o Molecular Mimicry.
Autoimmunità
Gli omeopati moderni, reinterpretando gli insegnamenti di Samuel Hahnemann alla luce delle recenti acquisizioni della immunologia, hanno osservato che in molte malattie croniche o su base autoimmunitaria – dimostrando la presenza di anticorpi nei confronti di agenti infettivi che “mimano” alcune parti del corpo umano – si può intervenire con la farmacologia omeopatica. Ciò al fine di riportare equilibrio nel sistema immunitario disinnescando aggressioni autoimmuni. In altre parole gli strumenti usati dall’individuo per difendersi dall’ambiente diventano una forma di auto aggressività per la presenza di antigeni in comune fra il sé e il germe.
Gli agenti infettivi, pertanto, sono costituiti da molecole “antigeniche” che mimano alcune strutture dell’organismo ospite, in modo che la risposta dei globuli bianchi (linfociti) indirizzata contro i patogeni coinvolga anche porzioni proprie del sé, generando autoimmunità.
Omeopatia e mimetismo molecolare
Hahneman aveva osservato che se una sostanza presa in dosi tossiche produce un sintomo, quella stessa sostanza “omeopatizzata” per successive diluizioni, diventa il rimedio farmacologico per eliminare quel sintomo presente in una malattia.
Analogamente la moderna omeopatia attraverso un’accurata raccolta dei sintomi ipotizza sulla base del mimetismo molecolare quale agente patogeno possa essere alla base dell’innesto infettivo di una malattia cronica o autoimmune.
Omeopatia e Laboratorio: una nuova frontiera
Dimostrata la presenza di anticorpi nei confronti di quell’agente patogeno viene scelto il rimedio omeopatico che in tossicità dia gli stessi sintomi della malattia causata dall’agente patogeno, così come espressi nel paziente, e in tal modo non solo la persona sta meglio, ma controllando nuovamente la presenza degli anticorpi nel sangue li ritroveremo diminuiti o scomparsi
Il Laboratorio Clinico Nomentano è il partner di numerosi omeopati che fanno capo all’Istituto Malattie Croniche “Samuel Hahnemann” www.omeoweb.com ed è in grado di ricercare gli anticorpi per i patogeni coinvolti nei meccanismi del mimetismo molecolare.