Osteoporosi: prevenirla con l’attività motoria
L’osteoporosi è una malattia dello scheletro, caratterizzata da una ridotta massa ossea e dal deterioramento del tessuto osseo, con aumento della fragilità e predisposizione alle fratture soprattutto dell’anca, della colonna vertebrale e del polso.
L’osso è un tessuto vivo che si modifica continuamente e si autoripara. Questa attività di trasformazione, rimodellamento e riparazione rende le ossa più idonee alle varie “esigenze funzionali” quali la resistenza ai carichi, la capacità di consolidamento dell’osso in seguito a fratture, l’aumento della resistenza a sopportare sollecitazioni specifiche date da attività particolari quali le attività sportive di elevato livello, la capacità di sopportare meglio le sollecitazioni traumatiche di attività sportive o lavorative e via dicendo.
Calcificazione e riassorbimento osseo
I processi di calcificazione (produzione di nuovo tessuto osseo) e di riassorbimento (demolizione di tessuto osseo) si possono svolgere parallelamente sullo stesso osso ma in zone diverse. Si tratta di un fenomeno da tener ben presente (come vedremo) al fine di lavorare per migliorare la resistenza specifica ai traumi o a sovraccarichi nei punti di maggiore sollecitazione.
Osteoporosi: fattori di rischio
I principali fattori di rischio che possono indurre il manifestarsi dell’osteoporosi sono: ridotto picco di massa ossea; sesso femminile; storia familiare di osteoporosi; magrezza; età avanzata; menopausa precoce; periodi di amenorrea; anoressia nervosa; scarsa assunzione di calcio con le diete; di vita sedentaria; fumo di sigaretta; abuso di alcool.
Prevenire l’osteoporosi con l’attività motoria
Lo scopo dell’attività motoria – cioè della ginnastica, del camminare e via dicendo – è creare una stimolazione meccanica dinamica sufficiente ad ottenere miglioramento della mineralizzazione ossea in modo tale che la produzione di nuovo tessuto osseo (calcificazione) superi la demolizione del medesimo (riassorbimento).
A tal fine, lo stimolo migliore per generare un aumento di tessuto osseo è qualcosa di del tutto naturale. Infatti si tratta della forza muscolare trasmessa tramite i tendini al tessuto osseo stesso durante la contrazione. In altre parole, la contrazione muscolare indispensabile per muovere le singole parti del corpo determina un sovraccarico sui segmenti ossei generando conseguentemente un aumento di tessuto osseo.
Ad esempio, nel salire le scale la contrazione muscolare necessaria per salire i gradini determina un aumento di carico su tibia, perone, femore e tutte le altre strutture ossee coinvolte rafforzandole progressivamente con il prosieguo di questa azione.
Attività fisica e osteoporosi: l’incremento della massa ossea
Obiettivo primario dell’attività fisica è l’Incremento della massa ossea. Ciò è ottenibile attraverso diversi mezzi:
- la stimolazione meccanica dinamica, cioè utilizzare i sovraccarichi (pesi) in movimento e non in maniera statica;
- l’utilizzo di carichi distrettuali, cioè interessando un distretto corporeo alla volta,
- miglioramento della capacità aerobica: cioè acquisire maggior resistenza al lavoro prolungato;
- irrobustimento muscolare anche utilizzando la forza di gravità attraverso, ad esempio, piegamenti sulle gambe, sulle braccia, ecc.
L’incremento della massa ossea genera una maggiore capacità di prevenire le fratture, migliorare l’equilibrio, la coordinazione e la postura generale.
Osteoporosi prevenzione: quale esercizio fisico?
In linea generale, sono validi tutti gli esercizi fisici che coinvolgano le piccole e le grandi articolazioni quali le circonduzioni degli arti, i piegamenti, le flessioni, le spinte, le trazioni fatte con cautela, lentamente e in casi specifici con piccoli sovraccarichi.
Osteoporosi: cosa può fare il fisioterapista?
L’intervento principale che un fisioterapista può praticare è un approccio motorio che oltre a migliorare tutte le caratteristiche fisiche sin qui menzionate, migliora anche la funzionalità organica e l’equilibrio fondamentale per la prevenzione alle cadute.
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