Pubertà precoce: di che si tratta?
Di Pubertà Precoce si parla quando i caratteri sessuali “secondari” compaiono prima degli otto anni di età. La pubertà è il periodo dell’età evolutiva (dai 5/6 ai 10 anni di età) caratterizzato da processi di maturazione biologica complessi quali modificazioni del corpo, accelerazione della crescita e maturazione scheletrica.
I caratteri sessuali secondari
Essa è anche caratterizzata nelle bambine dalla comparsa dei caratteri sessuali “secondari” (peluria pubica ed ascellare, sviluppo mammario e modificazione delle ghiandole sudorifere e sebacee). La comparsa dei caratteri sessuali “secondari” avviene due o tre anni prima della comparsa della prima mestruazione. Quindi, se nella norma, la comparsa dei caratteri sessuali secondari dovrebbe avvenire verso i 10 anni. Come detto, se questi segni compaiono prima degli otto anni di età si parla di pubertà precoce.
La comparsa dei caratteri sessuali secondari è generata dalla maturazione di quei centri nervosi deputati al controllo della produzione ormonale: nel caso della pubertà precoce, questi centri maturano prima. Vi possono però essere anche altre cause “patologiche” per le quali si ha un incremento degli ormoni: neoplasie, patologie tiroidee o surrenali. Uno sviluppo prematuro può avere come conseguenza il problema di una ridotta crescita dell’altezza per via di una precoce ossificazione. Inoltre, rilevante è il tema delle problematiche psicologiche legate alla comparsa del ciclo mestruale in età molto giovane.
Pubertà precoce: la diagnosi
Spesso la mamma si rivolge direttamente allo specialista ginecologo riferendo proprio che la figlia mostra in un’età particolarmente giovane lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari oppure perché con troppo anticipo si è verificata la prima mestruazione. L’anamnesi avviene dunque in primo luogo attraverso l’osservazione della “curva di crescita” della bambina. Quest’ultima è rappresentata dal rapporto tra l’evoluzione dell’altezza e l’età e il momento della della comparsa dei caratteri sessuali secondari.
Il secondo passo è quello di effettuare un controllo ecografico del seno, dell’utero e delle ovaie al fine di verificare che la modificazione degli organi corrisponda ai parametri standard della “pubertà precoce” nonché verificare i “dosaggi ormonali” attraverso le analisi del sangue. Infine, l’andamento dello sviluppo scheletrico, al momento della diagnosi e nel tempo, viene verificato attraverso una valutazione radiologica.
Come si cura ?
La terapia è fondamentalmente ormonale mirata alla “soppressione” dei centri di regolazione ormonale qualora il loro funzionamento si sia avviato prematuramente, oppure alla risoluzione delle patologie che hanno indotto l’incremento ormonale.
L’obiettivo è quello di rallentare la maturazione scheletrica al fine di migliorare l’altezza finale della bambina, bloccare i caratteri sessuali secondari ed i cicli mestruali se sono già presenti.
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