CuoreTiroide

C’era una volta… Storia di una tiroide in difficoltà e del suo amico cuore

Questa è la storia della difficile convivenza tra una tiroide malata ed un cuore affannato, ovvero la versione narrata e parodiata del “mal di cuore” che consegue ad un aumento dell’attività della ghiandola tiroidea.

La scena si svolge in un corpo (quello del lettore?) dopo una notte calda ed agitata.

“Ma che terribile caldo” disse infastidita la tiroide “e che rumore incessante!”. Poi, rivolgendosi di sbieco al cuore: “E si, dico proprio a lei signor cuore.! E basta con questo bum bum bum incessante, rapido e frastornante”. Il cuore, dal basso, affannato e sudato volge lentamente lo sguardo verso la tiroide “E proprio lei ha qualcosa da ridire? Guardi che è colpa sua se siamo in questa condizione”. Perplessa la tiroide si affretta a dire “Non è possibile! Ma se è lei che continua a pompare velocemente producendo calore, palpitazioni, tremore. Vuole dimostrare di essere il più bravo degli organi?”.

A questo punto il cuore, solitamente paziente e cauto, sbotta “E infatti se non poniamo rimedio ai suoi eccessi tra breve andrà tutto alla malora in questo corpo ed anch’io che normalmente resisto alla fatica andrò incontro allo scompenso. Infatti, è già comparso l’affanno da sforzo e la pressione è aumentata”. Riprende fiato per un attimo e quindi perentorio “Ribadisco che è colpa sua”. All’improvviso una serie di sussulti, le palpitazioni, stravolgono il ritmo del cuore che sembra seriamente preoccupato per la situazione. Dinanzi a tanta ferrea convinzione ed alla gravità del momento anche la tiroide comincia a sospettare che la causa dello squilibrio potrebbe essere lei. “Ammettiamo che tutti questi sintomi dipendano da me. Ammettiamo dico. Come potrebbe essere accaduto?”.

Il cuore, finalmente rinfrancato dal “dietro front” dell’ostinata tiroide, comincia  a spiegare: “Sono alcune settimane, cara tiroide, che ha cominciato a produrre più ormoni di quanto sia necessario. Queste due molecole, l’FT3 e l’FT4 agiscono su di me attraverso il circolo ematico ed il sistema nervoso simpatico aumentando le mie funzioni: ritmica, contrattile, pressoria … Normalmente è un meccanismo fisiologico, “di compenso” in condizioni di aumentata esigenza da parte del corpo, ma adesso questa stimolazione è veramente eccessiva”.

La tiroide scoppia in un pianto di vergogna disperato “Sigh, sigh, mi dispiace … non credevo … non potevo immaginare che anche a distanza con gli ormoni potevo creare questo disastro. Per rimediare smetterò di produrre FT3 e FT4”. “Assolutamente no”, si affretta a rispondere il cuore “i suoi ormoni sono necessari all’organismo, altrimenti tutto, anch’io, sarebbe rallentato, quasi fermo”. “No no la soluzione è un’altra!” continua rassicurante il cuore “Prima di tutto dobbiamo capire la causa di questo suo malfunzionamento … Per caso ha notato se da qualche parte, mi scusi l’ardire, sono spuntati dei noduli?”. Pensierosa risponde la tiroide “Effettivamente da alcuni mesi ho notato dei bozzetti fastidiosi. Dice che potrebbero essere quelli?”. “Non sono un esperto, ma credo di si. Sicuramente dopo il prelievo per gli ormoni ed un’ecografia, un endocrinologo potrebbe inquadrare la situazione ed iniziare una terapia farmacologica”.

“E lei nel frattempo signor cuore? Come resisterà allo sforzo?” replicò sempre più contrita la tiroide. “Non si preoccupi! Ho le spalle larghe io. E comunque con un’ECG e forse un’ECG Holter ed un buon cardiologo potrò tirare avanti fino a quando non la sistemano. Ma la soluzione è sempre la sua guarigione”. “Oh! Speriamo che non ci sia bisogno di levarmi con la chirurgia: sono affezionata a questo corpo” aggiunse preoccupata la gozzuta tiroide. “Non credo e comunque io le sarò sempre accanto. Se non servono a questo i vicini!”

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francescoruggiero@laboratorionomentano.it'

Francesco Ruggiero

ll Dott. Francesco Ruggiero si laurea con lode in Medicina e Chirurgia presso la Seconda Università di Napoli nel 1996. Nel 1997 consegue la specializzazione in Cardiologia presso l’Università di Tor Vergata. Dal 1999 è Ufficiale Medico dell’Esercito ed attualmente in servizio presso l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica del Policlinico Militare “Celio” di Roma. Svolge inoltre la sua attività professionale presso diversi poliambulatori e case di cura romani. Dal 1996 è iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti Pubblicisti.