Retomania: se internet prende il posto della realtà
La Retomania – o internet dipendenza, in inglese Internet Addiction Disorder (I.A.D.) – è una nuova forma di dipendenza. Quando Facebook e Twitter, le chat e la “navigazione” prendono il posto dei “normali” rapporti interpersonali, dello sport e delle attività all’aria aperta, allora abbiamo un problema, quello della dipendenza da internet.
La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) lancia l’allarme: “Sono almeno tre i fattori che scatenano la retomania – spiega il Dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS – le psicopatologie predisponenti, i comportamenti a rischio e le potenzialità psicopatologiche proprie della Rete. Nelle psicopatologie predisponenti, Internet rappresenta un vero e proprio rifugio per quanti hanno già una stabilità emotiva precaria, soffrono di depressione, disturbi bipolari o ossessivi-compulsivi. La Rete diventa, di fatto, il luogo in cui ricercare amici o relazioni sentimentali e che consente il superamento delle relazioni della vita reale. Per comportamento a rischio si parla, ovviamente, di un abuso delle informazioni disponibili in Rete, con intere giornate passate davanti allo schermo di un pc, trascurando la vita reale. Tutto questo si somma alle potenzialità psicopatologiche della Rete: dalla capacità di indurre sensazioni di onnipotenza (vincere le distanze ed il tempo) fino ad arrivare al cambiamento della personalità e dell’identità. Nel mondo di internet lo spazio non esiste più e la Rete permette a tutti di realizzare quello che nella vita reale non è possibile fare. Nelle chat le frontiere non hanno più confini ed è possibile parlare tra gruppi numerosi in “stanze” che la realtà difficilmente rende disponibili. E’ comunque un mondo irreale, dove è possibile modificare l’età, la professione e perfino il sesso: si tratta di una vera e propria recita in questo enorme teatro on-line”.
Internet dipendenza: qualche dato
Da diverse fonti emergono segnali ricollegabili all’ internet dipendenza che dovrebbero preoccupare. Dalla ricerca “Pronti, Partenza, Via!”, progetto per la pratica motoria e l’educazione alimentare di bambini e adolescenti promosso da Save the Children e Mondel?z International Foundation emerge come 1 bambino su 4 non faccia moto e sport nel tempo libero, anzi, il 73% sta in casa nel tempo libero.
Altri studi mostrano inoltre come la Dipendenza da Internet tra gli adolescenti sia un grave problema di salute pubblica in tutto il mondo. Per esempio, da uno studio condotto negli Stati Uniti emerge una prevalenza dell’1,0%, mentre da una ricerca condotta in Europa emerge una prevalenza del 9,0% e da studi condotti in Asia i dati variano dal 2,0% al 18,0%.
Retomania: che fare ?
La Internet Addiction Disorder – I.A.D. può determinare una serie di conseguenze sociali e sanitarie negative: dal basso rendimento scolastico allo scarso rapporto con la propria persona, fino all’ansia e alla depressione. Ma in pericolo ci sono anche gli adulti, che a causa del troppo tempo passato a navigare trascurano le relazioni sociali ed il lavoro e modificano in modo dannoso il sonno e le proprie abitudini alimentari”.
Dalla rete-dipendenza si può per fortuna guarire. “In particolare – consiglia il Dott. Piercarlo Salari, pediatra di consultorio a Milano e componente SIPPS – bisogna limitare ad una/due ore la quantità di tempo trascorso quotidianamente on line; integrare le attività in Rete con quelle reali simili come acquisti, svaghi o relazioni sociali; mai sostituire la socializzazione reale a quella virtuale; chiedere un aiuto competente qualora si avvertisse una necessità incontrollabile di collegarsi al web”.