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Sigaretta elettronica e IQOS: quali sono i danni?

Nel corso degli ultimi anni, il mondo del fumo ha conosciuto due nuovi protagonisti: la sigaretta elettronica o i-Cig e la sigaretta a riscaldamento del tabacco o IQOS (I-Quit-Ordinary-Smoking). L’idea alla loro base è che il danno prodotto in chi le usi sia inferiore (o nullo) rispetto alla sigaretta tradizionale. E’ veramente così? Quanto ne sappiamo in realtà? Che cosa dice la ricerca?

Sigaretta elettronica e IQOS: i numeri in Italia

Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia gli utilizzatori abituali e occasionali di e-cig sono circa 900.000. Di questi l’80,1% sono fumatori, dunque consumatori duali che fumano le sigarette tradizionali e contemporaneamente l’e-cig.

Il 5% dei fumatori abituali o occasionali di sigaretta elettronica sono persone che prima di utilizzare l’e-cig non avevano mai fumato sigarette tradizionali.  Per quanto riguarda le sigarette a tabacco riscaldato, queste vengono utilizzate abitualmente o occasionalmente dall’1,1% della popolazione italiana, circa 600.000 di persone.

Relativamente alla percezione del rischio per la salute derivante dall’uso di questi prodotti, si osserva che sebbene la maggioranza dei fumatori (il 55,8%) ritenga che essi siano dannosi al pari delle sigarette tradizionali, il 25,3% di essi ritiene che le sigarette a tabacco riscaldato siano meno dannose delle sigarette tradizionali.

In conclusione, sono oltre un milione e mezzo gli italiani che utilizzano questi prodotti.

Sigaretta elettronica: pro e contro

Il “pro” della sigaretta elettronica sta nel fatto che evita il catrame presente nella sigaretta tradizionale ed altri gas tossici.  Viceversa, proprio in funzione del meccanismo di funzionamento della sigaretta elettronica sono presenti sostanze legate alla creazione del vapore. Spiega a questo proposito l’AIRC:

“Diversi studi hanno segnalato nel vapore prodotto dalle sigarette elettroniche la presenza di sostanze potenzialmente dannose. Il glicole propilenico è usato da tempo, per esempio nei fumogeni impiegati nell’industria del cinema e nei concerti pop, ed e? considerato generalmente sicuro, anche se alcuni studi indicano che l’inalazione prolungata puo? dare origine a irritazione delle vie aeree, tosse e in casi molto rari asma e riniti. Fra l’altro il riscaldamento del glicole propilenico e della glicerina puo? produrre formaldeide e acetaldeide, entrambi potenziali cancerogeni, anche se le quantità associate al consumo di e-cig appaiono modeste.

Anche sulla completa sicurezza delle sostanze usate per aromatizzare l’aerosol mancano certezze. Per esempio il diacetile, un aroma molto utilizzato fra l’altro nel burro, e? sicuro quando viene ingerito, ma è associato all’insorgenza di bronchiolite obliterante se viene inalato per lunghi periodi in alte concentrazioni”.

In proposito alle sostanze aromatizzanti, esse sono nell’ordine delle migliaia e dunque difficilmente monitorabili.

Sigaretta elettronica: che fare?

Meglio la sigaretta elettronica che quella tradizionale. Come afferma uno studio del 2017 pubblicato su Annals of Internal Medicine l’utilizzo della sigaretta elettronica comporta una riduzione dell’assorbimento di sostanza tossiche. Già dopo sei mesi si riscontra una riduzione delle sostanze cancerogene presenti nell’organismo.

Ovviamente, se uno non fuma, mettersi a fumare la sigaretta elettronica non è una buona idea. Infatti, la nicotina favorisce ipertensione e diabete e nei giovani può anche interferire con lo sviluppo neurologico.

Sigaretta a riscaldamento di tabacco IQOS

Il concetto di fondo, in questo caso, è che il tabacco viene riscaldato fino a temperature molto alte ma non bruciato. Dunque non c’è combustione. La domanda è: le IQOS sono meno dannose delle sigarette tradizionali? Ci viene ancora in aiuto l’AIRC:

“Il vapore generato dal riscaldamento della sigaretta contiene nicotina a concentrazioni elevate e altre sostanze chimiche presenti nelle sigarette classiche, ma a concentrazioni inferiori, anche se queste informazioni provengono soprattutto da studi effettuati dalle industrie del tabacco stesse per ottenere la registrazione del prodotto da parte delle autorità”.

Conseguentemente, la European Respiratory Society prende le distanze da questi prodotti. Ovvero: “Even though heated tobacco products may perhaps be less harmful for smokers they nevertheless remain both harmful and highly addictive, and there may be a risk that smokers will switch to heated tobacco products instead of quitting. ERS cannot recommend any product damaging the lungs and human health”.

In altre parole, dobbiamo considerare le sigarette a riscaldamento di tabacco sia nocive che generatrici di assuefazione.

In sintesi, sia le sigarette elettroniche (i-cig) che quelle a riscaldamento di tabacco (IQOS) possono rappresentare un’alternativa per coloro che già siano fumatori ma andrebbero accuratamente evitate da coloro che fumatori non sono.

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