Vaccino antipneomococcico 13 valente, BPCO e Polmonite
Polmonite e BPCO (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) sono due problemi in crescita in Europa ed in Italia. Per quanto riguarda le infezioni respiratorie, in particolare la polmonite, queste sono causa del 3-5% della mortalità per malattia e sono uno dei problemi più importanti a livello sanitario generale.
Infatti, l’incidenza di tale patologia è in costante aumento: da un’analisi statistica si osserva come i ricoveri ospedalieri per polmonite siano aumentati del 30% nell’ultimo decennio. Verosimilmente sia a causa dell’invecchiamento della popolazione sia a causa di altre patologie polmonari a cui la polmonite è correlata (enfisema e BPCO).
Come già ricordato in alcuni articoli della nostra rivista, la vaccinazione antinfluenzale e la vaccinazione antipneumococcica sono il cardine della strategia di prevenzione delle infezioni dell’apparato respiratorio. In particolare, la prevenzione da polmonite è rivolta ai pazienti affetti da BPCO i quali sono frequentemente colpiti da riacutizzazioni di tipo infettivo. Vogliamo ricordare a tal proposito che da un punto di vista statistico, la BPCO nel 2020 sarà la terza causa di morte per malattia. Ciò sta a significare che l’incidenza di questa patologia aumenterà in maniera repentina nei prossimi anni.
Il vaccino antipneomococcico 13 valente è in grado di ridurre i casi di polmonite dovuti allo streptococco pneumoniae soprattutto per quel che riguarda i 13 sierotipi del batterio contenuti nel vaccino.
Esecuzione del vaccino antipneomococcico 13 valente
L’esecuzione del vaccino è molto semplice. Si tratta di effettuare una inoculazione intramuscolare profonda una sola volta nella vita. Attualmente le indicazioni per l’esecuzione del vaccino sono rivolte alle seguenti categorie:
- bambini dai primi anni di vita fino ai 17
- ultra sessantacinquenni portatori di malattie croniche dell’apparato respiratorio e del sistema cardiocircolatorio
Soprattutto la categoria degli over 65, trae dalla vaccinazione un ausilio onde evitare complicanze infettive che potrebbero aggravare seriamente la patologia di base. La pratica vaccinale non ha particolari controindicazioni ne tantomeno vengono segnalate reazioni avverse al vaccino.
In conclusione, possiamo affermare che con la vaccinazione è meglio prevenire che guarire !!
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