Ematologia

VES (Velocità di Eritrosedimentazione): a cosa serve?

VES è la sigla con cui si indica la Velocità di Eritro Sedimentazione, cioè la velocità con cui precipitano i globuli rossi. Ovvero, uno dei test di laboratorio più eseguiti.

L’analisi della velocità con cui i globuli rossi precipitano si basa sul fatto che il sangue contiene una parte corpuscolata (costituita dai globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) e una parte liquida chiamata plasma (in cui sono presenti numerose sostanze, come ad esempio aminoacidi e proteine, enzimi, sali minerali, ormoni).

In condizioni normali i globuli rossi tendono a rimanere in sospensione nel plasma poiché la capacità di aggregarsi tra loro è bassa a causa delle forze di repulsione (cariche negative tra membrana e membrana) che li tengono separati e sospesi. Se nel sangue aumenta la concentrazione di proteine infiammatorie le cariche repulsive negative tra i globuli rossi diminuiscono e questi precipitano.

Velocità di Eritrosedimentazione: esecuzione

La VES è un esame che si effettua sul sangue intero, reso incoagulabile e messo in una pipetta graduata di piccolo calibro in posizione verticale, determinando la velocità con cui i globuli rossi si separano dal plasma depositandosi sul fondo. Si misura, dopo 60 minuti, in millimetri l’altezza della colonna che si è formata.

La VES è un valore che non si altera mentre sono in atto malattie specifiche ma può essere considerato un segnale che indica che vi è un processo infiammatorio nell’organismo.

VES: a cosa serve ?

La VES è un esame largamente usato perché economico e di facile esecuzione e ha principalmente tre scopi:

  • confermare la presenza di un eventuale processo infiammatorio indicato da alcuni sintomi
  • controllare il decorso o lo stato di attività di una malattia
  • può essere utile come test di screening per i pazienti con febbri inspiegabili, alcuni tipi di artrite, sintomi muscolari o altri sintomi vaghi di origine sconosciuta.

E’ importante però sapere che la VES è un esame che manca di specificità e di sensibilità, in quanto:

  • privo di specificità perché a volte risulta alto anche in assenza di una infiammazione
  • privo di sensibilità perché, di contro, non risulta necessariamente alto durante un processo flogistico.

VES: i valori normali

Adulti: (metodo Westergren)

  • Uomini con meno di 50 anni: inferiore a 12 mm/ora
  • Uomini con più di 50 anni: inferiore a 20 mm/ora
  • Donne con meno di 50 anni: inferiore a 12 mm/hr
  • Donne con più di 50 anni: inferiore a 30 mm/hr

Bambini (metodo Westergren)

  • Neonati: 0-2 mm/ora
  • Bambini: 3-12 mm/ora

VES alta: sintomi

I principali sintomi connessi ad una VES alta sono i classici sintomi di tipo infiammatorio a cui vanno aggiunti i sintomi specifici di ciascuna malattia.

Poiché tali sintomi sono largamente aspecifici è sempre consigliato associare alla misurazione della VES anche altri esami quali per esempio l’emocromo con formula leucocitaria, la PCR, la creatinina e l’esame delle urine, per poter trovare evidenze che riconducano ad una malattia specifica.

Nel caso una velocità di eritrosedimentazione elevata sia un sinonimo di infiammazione acuta, i principali sintomi potranno essere:

  • febbre
  • dolori articolari o muscolari
  • sensazione di freddo a volte accompagnata da  brividi
  • problemi nella minzione come bruciore o dolore mentre si urina
  • tosse e difficoltà respiratorie
  • dolore addominale, nausea, vomito
  • sensazione di gonfiore, tensione e dolore a livello del cavo orale

Se una VES alta è invece legata ad un processo infiammatorio cronico i sintomi più comuni potrebbero essere:

  • febbricola
  • dolori articolari accompagnati gonfiore,  arrossamento e sensazione di calore a livello delle articolazioni
  • diarrea e dolore addominale.
  • Dimagrimento, perdita di appetito e di energia.

Ves alta: le cause

Le malattie che portano a valori di VES più elevati rispetto alla norma possono essere suddivise sulla base di un valore soglia di 50mm/h. Ovvero:

VES inferiore a 50mm/h

Anemia, endocarditi, malattie renali, osteomielite, gravidanza, gotta, febbre reumatica, artrosi, artrite reumatoide, allergia acuta, lupus eritematoso sistemico, malattie della tiroide, tubercolosi, mononucleosi altre condizioni infiammatorie.

VES superiore a 50mm/h

Setticemia, ascessi, polmonite, tromboflebite, infarto del miocardio, infarto polmonare, ictus, meningite acuta, mieloma multiplo, vasculiti necrotizzati, polimialgia reumatica.

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Antonella Barbalucca

Laureata in Scienze Biologiche presso l’ Università degli Studi di Lecce si è perfezionata in Biologia della Nutrizione Umana presso l’ Università degli Studi di Bari e successivamente ha acquisito l’Abilitazione all’Esecuzione dei Prelievi Capillari e Venosi presso il Policlinico Sant’Andrea di Roma. Ha maturato esperienza svolgendo la sua attività professionale presso diverse strutture private ricoprendo l’incarico di Biologo. Ha insegnato “Biochimica degli Alimenti” e “Interpretazione dei Dati di Laboratorio” presso l’Université Européenne Jean Monnett sede di Bari. Dal 2002 al 2005 ha ricoperto l’ incarico di Direttore Sanitario presso il Laboratorio di Patologia Clinica G.Barbalucca di Taranto e dal marzo 2007 collabora continuativamente con il Laboratorio Clinico Nomentano in qualità di Biologo Prelevatore.